Manovra, le modifiche di Gennaio

    ncora diversi giorni prima della riapertura a gennaio. Camera e Senato ritorneranno operativi il 7 gennaio, per i tavoli delle commissioni, mentre le assemblee di Montecitorio e Palazzo Madama riapriranno mercoledì 9. Ma le manovre attese alla verifica, nel mese di gennaio, sono già tante. In primis, naturalmente, i due provvedimenti cardine di 5Stelle e Lega: reddito di cittadinanza e quota 100. Decolla, nel governo, l’intenzione di un decreto unico che racchiuda le due misure. Anche per placare gli animi tra i due schieramenti. Stabiliti i fondi per la manovra – 7,1 miliardi – cominciano a prendere forma le modalità per ottenere il reddito di cittadinanza, che sarà disponibile all’inizio di aprile. Tutte le famiglie possono richiederlo solo se hanno un indicatore Isee fino a 9.360 euro; sarà al massimo di 780 euro al mese per un single che soggiorna in affitto. L’assegno verrà immesso per 18 mesi. L’ultima voce riguarda il diritto anche per stranieri con regolare permesso di soggiorno che soggiornano in Italia da almeno 5 anni. Ma questa questione tiene banco sul piano politico. Il decreto dovrà essere esaminato dal Consiglio dei ministri entro metà gennaio. Per Quota 100 invece l’esecutivo, con la manovra, ha stanziato 4 miliardi, ovvero un’opzione di pensionamento anticipato: potrà accedervi chi arriva ad almeno 62 anni di età e 38 di contributi. Ci saranno finestre trimestrali per i dipendenti privati (prima uscita aprile 2019) e semestrali per i pubblici (prima uscita luglio 2019, ma può essere anche per ottobre). Il governo crede di poter redarre il testo già dalla prossima settimana ma il ritardo potrebbe provocare ulteriori problemi visto che saranno necessari circolari dell’Inps per l’attuazione.Terminate “opzione donna” e l’Ape sociale. Ma il provvedimento in esame al Governo prevede la continuazione della misura che permette agli over 63 in difficoltà di ottenere un sussidio in attesa dell’età di pensione e di quella che garantisce l’uscita anticipata alle donne con almeno 35 anni di contributi nate entro il 1959.