MAR NERO – INCONTRI RAVVICINATI TRA UN CACCIA USA ED UNO AMERICANO: VERSIONI CONTRASTANTI PER UN GESTO CHE AVREBBE POTUTO AVERE CONSEGUENZE PESANTI

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    “Azioni come questa hanno il potenziale di provocare una escalation non necessaria delle tensioni fra i paesi e possono causare errori e incidenti con feriti gravi o morti”. E’ la denuncia del Pentagono in seguito al volo di un caccia russo SU-27 Flanker che ha intercettato un aereo da ricognizione della marina americana P-8A Poseidon impegnato in “operazioni di routine” nello spazio aereo internazionale in corrispondenza del Mar Nero. Il Pentagono ha raccontato diuna manovra “non sicura che ha portato i due aerei vicini” per 19 minuti: per alcuni istanti il jet di Mosca è arrivato a soli tre metri da quello americano. Nella regione da giorni sono in corso esercitazioni militari Caucasus 2016 che stanno impegnando 12mila militari ed aerei della Flotta del Mar Nero. Confermando il caso, il ministero della Difesa russo attraverso il suo portavoce Igor Konachenkov, ha tenuto a sottolineare che i piloti russi hanno agito rispettando le norme internazionali. Konachenkov ha dichiarato che ad avvicinarsi allo spazio aereo russo è stato, per due volte, l’aereo americano e con il trasponder spento. Per questo il caccia russo si è levato in volo dalla base aerea di Belbek, in Crimea.

    M.