Max Maglione, week-end al Golden tra gag e solidarietà

    Spetta a lui l’onore di chiudere ‘A tu per tu…’, l’interessante rassegna musicale live all’insegna della musica italiana che, dal 23 marzo, sotto l’attenta direzione di Grazia Di Michele, ha visto esibirsi al Teatro Golden di Roma alcune delle più interessanti forme della canzone italiana di ieri e di oggi (da Morgan ad Alberto Fortis, da Rossana Casale alle stessa De Michele), il cui scopo è stato quello di raccogliere  fondi a sostegno dell’Associazione Peter Pan Onlus, l’associazione che da anni svolge la sua attività a sostegno dei bambini malati di cancro accogliendo con alloggi gratuiti le loro famiglie per il tempo necessario alle terapie e che sarà presente in ogni serata del festival musicale (https://www.peterpanonlus.it).?Personaggio eclettico e ‘iperattivo’ (nel senso migliore della sua accezione), Max Maglione è uno stimato  consulente Aziendale, un imprenditore che fa della psicologia della comunicazione la sua migliore espressione professionale.?Come ama definirsi lo stesso Max “Se dovessi parlarti di me te lo riassumerei in due frasi: Nella vita non basta essere qualcuno per qualcosa ma bisogna essere qualcosa per qualcuno. La gente non ti ama per quello che sei ma per quello che susciti in loro”.?Hobby: Sono Maestro di Judo, amante del mare e di molte discipline sportive, Golf, Tennis, Calcio. Amo le sfide e oltre che nella vita le ho cercate anche negli sport estremi come il parapendio la subacquea di profondità oppure lunghi viaggi in Motocicletta”.
    Ma attenzione, questo per dare idea del ‘vulcano’ in continua attività che si cela dietro questo garbato ed affabile ‘eterno ragazzo’ che, quando meno te lo aspetti, si trasforma in un irresistibile ‘cantattore’. ?Del resto, come tiene a sottolineare, ”La Musica. Come mio senso d’arte infinito nel dare una voce interpretativa all’anima cantando e suonando pianoforte e chitarra senza aver mai avuto metodo e studio. Pino Daniele è il mio cantante preferito – rivela tradendo la sua amata origine napoletana –  La melodia di Edoardo De Crescenzo invece fa vibrare le mie emozioni di natura romantica”.? Dunque ecco presto spiegato perché l’onore di chiudere questa bellissima rassegna tocca di diritto a lui. Perché in realtà la sua passione artistica è una vera e propria missione: “Ci sono momenti nella vita dove costruisci il tuo futuro ed altri ove pensi al futuro dei tuoi cari e del mondo che ti circonda. Durante il mio cammino, nel mondo che mi circonda, ho fatto il volontario prima in UNICEF, poi nella Peter Pan Onlus. Questo mondo è diventato sempre più grande sino a conquistare una buona parte della mia vita, del mio cuore. Aiuto e dedizione a chi ne ha bisogno senza pretendere nulla in cambio e senza sentirsi creditori per un favore fatto o una buona azione espressa.?Un mondo dove il silenzio l’umiltà e l’empatia mi hanno reso una persona diversa e dove spesso ospito molti amici con le mie storie”.? E già perché Max Maglione ha una sola fissa che ne determina poi il suo stesso vissuto: dare quanto possibile aiuto a questa Onlus, appunto la Peter Pan che, ribadisce: “E’ un’associazione che, non potendo aggiungere giorni alla vita, aggiunge vita ai giorni dei bambini e degli adolescenti malati di cancro lontani da casa”.?L’Associazione è nata 16 novembre 1994, per volontà di un piccolo gruppo di genitori e di parenti di bambini malati di cancro che sentiva forte l’urgenza di mettere a disposizione di chi è stato appena colpito dalla malattia, e costretto a trasferirsi a Roma per accedere alle cure da varie regioni italiane e da tanti Paesi nel mondo, il bagaglio della propria esperienza, e tutto il supporto necessario per affrontare, sia logisticamente che psicologicamente, il lungo iter delle terapie in un momento così destabilizzante della vita come è quello della diagnosi della malattia. Nel 2000 Peter Pan Onlus ha inaugurato la prima casa d’accoglienza, alla quale negli anni si sono aggiunte altre strutture che oggi formano il polo d’accoglienza la “La Grande Casa”. Può ospitare complessivamente 120 persone al giorno, tra adulti e minori (oltre 700 fino ad oggi). E’ situato alle pendici del Gianicolo, nel quartiere Trastevere, a poca distanza dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Consente ai bambini ed agli adolescenti malati lontani da casa di accedere alle terapie in regime di day hospital, e all’intero nucleo familiare di vivere insieme il destabilizzante momento della malattia, in una dimensione comunitaria che li aiuta a scongiurare quella naturale tendenza all’isolamento che deriva dalla malattia. Con l’aiuto di circa 200 volontari appositamente formati, e l’ausilio di un piccolo staff professionale, garantisce agli ospiti tutto il supporto necessario, e a titolo gratuito, durante l’intero ciclo delle terapie, ed in occasione dei successivi controlli di follow-up, sia in ospedale che presso le Case d’accoglienza. Ai genitori offre il supporto di una psico-oncologa, per aiutarli ad elaborare il peso della malattia ed imparare a relazionarsi con il figlio malato. E per sostenere emotivamente i minori, con particolare attenzione a quelli nella fase adolescenziale, è presente una psicologa dell’età evolutiva. Le lezioni scolastiche domiciliari e in ospedale, i laboratori creativi, i campi estivi e le gite, sono solo alcune tra le attività studiate da Peter Pan per i suoi giovani ospiti nel molto tempo libero dalle terapie, al fine di contribuire ad un loro più rapido recupero psicofisico. E per aiutare le mamme a sentirsi in forma e belle, nonostante lo ‘tsunami’ della malattia, ci sono yoga, laboratori artigianali, e il parrucchiere a domicilio.?Le Case di Peter Pan riducono al minimo le giornate di ricovero, con conseguenti benefici psicologici per i piccoli pazienti, (il tasso di deospedalizzazione supera in media il 75%), contribuiscono ad abbattere le lunghe liste d’attesa che privano i giovani malati della possibilità di accedere tempestivamente alle cure, per le famiglie rappresentano un luogo dove ritrovare serenità nel difficile percorso della malattia. E, non ultimo, per il sistema sanitario comportano anche un risparmio considerevole se si confronta il costo medio di un ricovero con quello di un day hospital. Peter Pan Onlus non ha finanziamenti pubblici, ha realizzato il polo d’accoglienza e porta avanti la sua mission con i proventi di iniziative proprie e il contributo economico di aziende private e cittadini, e accade spesso che anche le famiglie ospitate, una volta rientrate nella loro città, si mobilitino per sostenere i progetti dell’associazione, dando vita così ad un indissolubile e virtuoso legame d’amore. Per scoprire come aiutare Peter Pan Onlus, e fare volontariato: www.peterpanonlus.it – Numero Verde 800 984 498 – info@peterpanonlus.it
    Ecco perché vi aspettiamo tutti al Teatro Golden per un fine settimana di ‘divertente’ solidarietà. 
    Teatro Golden, via Taranto, 36 – Ingresso a biglietto unico: € 30,00. Info: 06 70493826)
    Max