Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Michel ‘tifa’: “Vogliamo la vittoria di Kiev”, poi tentenna: “Ucraina in Ue?...

Michel ‘tifa’: “Vogliamo la vittoria di Kiev”, poi tentenna: “Ucraina in Ue? Opinioni e sensibilità differenti sull’allargamento dell’Unione”

Onestamente, sotto l’aspetto ‘diplomatico’ (ormai un eufemismo), quanto dichiarato oggi dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, lascia interdetti: “Vogliamo la vittoria dell’Ucraina”.

In un conflitto che si protrae da oltre 50 giorni, dover assistere quotidianamente a scene di morte – anche tra i bambini – almeno il ‘buonsenso’ dovrebbe prevalere, invitando entrambe le parti a deporre la armi, piuttosto che ‘restare sugli spalti a fare il tifo’, mente va in scena l’orrore.

Michel: “Per sostenere l’Ucraina useremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione”

Quindi ha incalzato ancora Michel, “Siamo determinati a fare tutto quello che possiamo per sostenere il Paese. Per questo useremo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione“.

Michel: “L’ingresso di Kiev in Ue, la commissione renderà pubblico il suo parere entro fine giugno”

Interpellato poi sulla richiesta da parte dell’Ucraina, di poter entrare nell’Unione Europea, il presidente ha assicurato che la commissione “renderà pubblico il suo parere entro fine giugno. Poi sarà mia responsabilità valutare quando potrò metterlo sul tavolo del Consiglio Europeo per avere una discussione politica”.

Michel: “Sull’allargamento dell’Unione tra i capi di Stato dell’Ue ci sono opinioni e sensibilità differenti”

Riguardo invece all’unanimità dei paesi membri circa l’ingresso di Kiev, Michel ha dovuto ammettere che “non è un mistero che tra i capi di Stato e di governo dell’Ue ci sono opinioni e sensibilità differenti sul tema dell’allargamento dell’Unione, ma il processo è iniziato politicamente, e anche l’incontro di oggi con il presidente Volodymyr Zelensky è stato estremamente utile”.

Michel: “Sono andato a Borodyanka, devono pagare per quello che hanno fatto lì e in altre parti dell’Ucraina”

A tal proposito il presidente ha spiegato, ”Oggi sono andato a Borodyanka, per vedere con i miei occhi qual è la situazione sul terreno. Ho incontrato delle persone: non ci sono parole per spiegare quello che provo, non come presidente del Consiglio Europeo ma come padre, come essere umano. Queste sono atrocità, sono crimini di guerra che devono essere puniti e che verranno puniti”. Quindi ha poi concluso rivolgendosi ai russi: “Devono pagare per quello che hanno fatto lì e in altre parti dell’Ucraina”.
Max