MIGRANTI – DOPO GLI ARRESTI, GLI SCONTRI E LA CHIUSURA DEI CONFINI UNGHERESI, ORA È LA CROZIA ’LA NUOVA PORTA’

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    Non c’è pace per le decine di migliaia di poveri cristi che, bimbi e stracci alla mano, ripongono negli stati europei il sogno di un domani migliore. ’Tagliati’, anche ’malamente’ (scontri, cariche e getti d’acqua), fuori dallo sbarramento che impedisce loro l’ingresso in Ungheria (ieri hanno arrestato oltre 360 persone), dopo aver attraversato al Serbia, ora i pulman ’della speranza’ cercano un nuovo varco dalla Croazia. D’altra parte le alternative non ci sono: le asprissime misure ’anti-emigranti’ intreprese dai magiari (sono stati 9.380 quelli entrati fino a questo momento), hanno improvvisamente spento le illusioni dei migranti ammassati nelle tendopoli fuori confine. E mentre la Merkel invoca misure straordinarie di concerto con l’Italia, anche l’Austria ha ’sigillato’ le frontiere sui versanti meridionali ed orientali. E da Vienna è stato comunicato che sono in vigore ’severi’ controlli agli ingressi da Italia, Slovenia e Slovacchia.

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    La polizia ungherese ha annunciato oggi di aver arrestato 367 migranti che tentavano di entrare illegalmente nel paese: lunedì, prima che le nuove norme entrassero in vigore, 9.380 persone sono entrate in UngherIntanto proprio ieri l’Austria ha chiuso le frontiere meridionali e orientali di fronte al flusso di migranti. Il ministero dell’Interno di Vienna ha comunicato alla Commissione Ue che dalla mezzanotte del 15 saranno effettuati controlli sugli ingressi ai confini con Italia, Slovenia e Slovacchia.