Migranti: tutti sbarcati dalle due navi a Pozzallo

    I migranti giunti a Poz- zallo (Rg) sulle navi Monte sperone e Protector sono stati tutti sbarcati. Prima i 184 uomini della Protector e successivamente anche i 209 della Monte sperone. ora sono al lavoro gli uo- mini della Prefettura e della Questura per i ricol- locamenti dei migranti
    negli altri paesi europei. E’ arrivata in tarda serata dal viminale l’autorizza- zione per lo sbarco di tutti i migranti ancora presenti a bordo della nave della Gdf e di quella di Frontex che erano ferme da ieri in rada.
    “E’ una vittoria politica”, ha commentato il ministro del- l’interno, Matteo Salvini. Fino alla decisione del Vimi- nale, il pattugliatore della Fi- nanza Monte Sperone e la Protector di Frontex erano rimasti ormeggiati nelle acque di Pozzallo in attesa
    di nuove disposizioni dopo che era stato consentito lo sbarco a donne e bambini, insieme a chi aveva bisogno di assistenza medica e ad al- cuni uomini, per evitare che le famiglie venissero divise. Una decisione, quella di far scendere donne e bambini, presa dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affermano fonti di Palazzo Chigi, nelle ore in cui racco- glieva la disponibilità di Spagna e Portogallo ad ac- cogliere altri migranti. La Guardia Costiera – ma i nu- mero potrebbero essere non
    definitivi – parla di 43 donne e 14 minori in salvo a terra. Oltre ai profughi fatti scen- dere perché in condizioni di salute precarie: solo oggi sono stati sette, tutti portati all’ospedale di Modica. Due donne incinte, una con pro- blemi cardiaci, sbarcata su una barella, l’altra con gra- vissimi problemi di denutri- zione e loro i due bambini sono arrivati nel tardo po- meriggio. Una giovane con i figli questa mattina. L’at- tesa si è prolungata, invece, per i compagni di viaggio. La ’vecchia’ Europa appog- gia l’Italia sui migranti, mentre i paesi di Visegrad, alleati in teoria della linea dura sugli sbarchi propu- gnata da Matteo Salvini, la accusano di “aprire la strada per l’inferno”. Il premier Giuseppe Conte, dopo il sì di Malta e Francia, è riuscito ad incassare la solidarietà del paese che più conta in Europa: la Germania. Che indubbiamente ha dato la linea: poche ore dopo sono arrivate anche le adesioni di Spagna e Portogallo. Tutti pronti ad accogliere 50 dei 450 migranti sbarcati a Poz- zallo. Ma contro la linea ita-
    liana, oltre al silenzio del- l’Austria, si sono scagliati i Paesi dell’Est, in primis Un- gheria e Repubblica Ceca. “Ho ricevuto la lettera del premier italiano Conte in cui chiede all’Ue di occuparsi di una parte delle 450 persone ora in mare – ha scritto su Twitter il premier ceco An- drej Babis -. Un tale approc- cio è la strada per l’inferno”. Una donna incinta su una barella, una mamma con un neonato e un bimbo di tre anni sono i primi migranti scesi dalla nave della Guar- dia Costiera che si trova a largo di Pozzallo. I profughi sono giunti a terra a bordo
    di una motovedetta della Capitaneria. Sono stati por- tati in ospedale a Modica. L’Italia intende organizzare “una Conferenza internazio- nale sulla gestione della mi- grazione, indicativamente verso la fine del prossimo mese di ottobre”, annuncia Conte nella lettera “L’obiet- tivo – scrive Conte – è impri- mere un ulteriore, concreto impulso, insieme agli stake- holders europei ed interna- zionali” ad una “gestione organizzata e condivisa dei flussi migratori nel rispetto della tutela della persone umana, dentro e fuori l’Eu- ropa”.