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Monica Vitti se ne è andata lasciando la ‘sua’ Roma ed il mondo orfani di uno straordinario talento artistico. Sabato l’ultimo saluto

Purtroppo, a causa di una malattia degenerante, nel pieno della maturità è stata costretta a doversi ritirare dalla scene tutto sommato ancora giovane. Nonostante ciò, quanto prodotto negli anni fino a quel momento, bastò ad imporla a livello mondiale come icona del cinema italiano, al pari dell’altrettanto inimitabile Anna Magnani.

Infatti nel corso della sua comunque importante carriera, Monica Vitti (all’anagrafe Maria Luisa Ceciarelli, nata a Roma il 3 novembre del 1931), è riuscita ad entrare nel cuore di tutti, grazie ad un mix esplosivo di virtù, che annoveravano talento, bellezza, ironia ed intelligenza.

Monica Vitti, la bellissima storia d’amore con il fotografo Roberto Russo, al suo fianco fino ad oggi

Costretta anzitempo al ritiro, la grande attrice ha trascorso questi lunghissima decenni di ‘isolamento’ nella sua casa di via Brunetti – vicino a Piazza del Popolo – amorevolmente assistita dal suo storico amore: il fotografo Roberto Russo, che stamane ha comunicato la scomparsa dell’attrice all’amico Walter Veltroni il quale, lo ha sua volta girato su Twitter: “Roberto Russo il suo compagno di questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con grande dolore, affetto, rimpianto“.

Monica Vitti, una breve gavetta teatrale e poi subito il grande cinema con Michelangelo Antonioni

Come dicevamo, nonostante dei suoi 90 anni la Vitti ne abbia regalati poco più della metà al Cinema, tanto è bastato per renderla immortale.

Dagli esordi, i primi anni ’50, sui palcoscenici teatrali, nel 1954 debutta sul grande schermo, entrando da subito ‘nelle grazie’ del grande regista Michelangelo Antonionicon il quale ebbe una lunga relazione – che la sceglie come protagonista di pellicole ormai storiche come  L’avventura” (1960), “La notte” (1960), “L’eclisse” (1962) e “Deserto rosso” (19.

In virtù come dicevamo di un portentoso mix di comicità e drammaturgia (da ‘Polvere di stelle’ e ‘Dramma della Gelosia’), negli anni Monica ha poi attraversato le mille sfaccettature del suo mestiere, misurandosi ogni volta con ruoli differenti. Ricordiamo ad esempio in ordine storico: “Modesty Blaise” (1966); “Ti ho sposato per allegria” (1967); “La ragazza con la pistola” (1968); “Amore mio, aiutami” (1969); “Ninì Tirabusciò” (1970); “Polvere di stelle” (1973); “Tosca” (1973); “Teresa la ladra” (1973); “Io so che tu sai che io so” (1982); “Flirt” (1983); fino a  Scandalo segreto” (1990), del quale è stata anche sceneggiatrice e regista.

Monica Vitti, protagonista anche del cinema d’autore, nel 1995 ha ricevuto a Venezia il Leone d’Oro alla Carriera

Agile e versatile nei suoi ruoli, a Monica Vitti è legato anche il migliore cinema d’autore, con film come”La pacifista” di Miklós Jancsó (1971), “Il fantasma della libertà” di Luis Buñuel (1974), ed “Il mistero di Oberwald” (1981) di Antonioni.

Fortunatamente, prima di lasciare prematuramente la scena, l’attrice ha fatto in tempo a godersi prima il meritatissimo ‘Leone d’oro alla carriera’, decretatole nel 1995 dalla Mostra del Cinema di Venezia, e poi il David di Donatello che, già provata dalla malattia, ha ritirato al Quirinale nel 2001. 

Draghi: “Attrice di grande ironia e di straordinario talento, ha dato lustro al cinema italiano nel mondo”

Ovviamente la morte dell’attrice ha da subito lasciato un grandissimo senso di amarezza in tutti noi. Dal canto loro le agenzie di stampa, subito uscita da Palazzo Chigi, hanno pubblicato una nota in cui si legge che ”Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime profondo cordoglio per la morte di Monica Vitti. Attrice di grande ironia e di straordinario talento, ha conquistato generazioni di italiani con il suo spirito, la sua bravura, la sua bellezza. Ha dato lustro al cinema italiano nel mondo. Al marito Roberto Russo e a tutti i suoi cari, le condoglianze del Governo“.

Franceschini. “Oggi è una giornata davvero triste, scompare una grande artista e una grande italiana”

Dal canto suo, in un mare di messaggi e biglietti di condoglianze piovute da ovunque, il ministro della Cultura, Dario Franceschini ha scritto: “Addio a Monica Vitti, addio alla regina del cinema italiano. Oggi è una giornata davvero triste, scompare una grande artista e una grande italiana”.

AGGIORNAMENTO DELLE ORE 21.02

Monica Vitti: venerdì pomeriggio la camera ardente in Campidoglio, e sabato i funerali a Piazza del Popolo

Poco fa è stato reso che i funerali di Monica Vitti, scomparsa oggi a 90 anni, verranno celebrati sabato prossimo (5 febbraio) dalle 15 nella chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo.

Venerdì invece, come si compete a personaggi della sua caratura e di grande popolarità, la camera ardente di Monica Vitti sarà allestita in Campidoglio. L’apertura  è prevista dalle 10 alle 18.

Max