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Mosca: “Non ci sono garanzie che non ci saranno incidenti, o un’escalation in una direzione completamente non necessaria”

Mentre mezzo mondo attende con il fiato sospeso il secondo round relativo all’incontro fra la delegazione ucraina e quella russa (atteso per domani), a Kiev e nelle principali città della regione prosegue incessante la pioggia di missili russi che, ‘contrariamente’ da quanto assicurato da Putin (“i civili non sono fra gli obbiettivi”), non stanno risparmiando ne le scuole, e tantomeno gli ospedali.

Grushko: “Non ci sono garanzie che non ci saranno incidenti, o una escalation in una direzione completamente non necessaria”

Ed oggi, semmai ve ne fosse stato il bisogno, tanto per rendere ancora più ‘pepata’ la situazione, il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, ha affermato che rispetto alla Nato, per il Cremlino “Non ci sono garanzie che non ci saranno incidenti, non ci sono garanzie sul fatto che questi incidenti possano subire una escalation in una direzione completamente non necessaria”. Questo perché  La Russia è estremamente preoccupata per l’invio di armi in Ucraina”, una situazione, rimarca Grushko, “estremamente pericolosa”.

Grushko: “Mosca è pronta a riconoscere qualsiasi manifestazione di ragionevolezza da parte della Nato”

Tuttavia , ha aggiunto il viceministro, allo stesso mondo Mosca è pronta a riconoscere “qualsiasi manifestazione di ragionevolezza da parte della Nato”, e se l’Alleanza “dice di non avere piani o intenzioni, questo indica che c’è ancora almeno un certo giudizio che è presente nelle azioni della Nato”.

Grushko: “Se si risolve questo tema delle garanzie si potrà pensare a una nuova architettura di relazioni tanto con l’Alleanza che con altre”

Ed ancora, la questione “delle garanzie di sicurezza” è per la Russia continua un “tema chiave, per un futuro prevedibile. Se si risolve questo tema delle garanzie – ha spiegato Grushko – allora si potrà pensare a una nuova architettura di relazioni tanto con l’Alleanza quanto con altre organizzazioni che esistono attualmente in questa regione“.

Grushko: “Se non si riesce a risolvere la situazione politicamente, si dovranno allora adottare le misure che si ritengono necessarie”

Poi la conclusione ‘minacciosa’, precisando che “per tutto questo tempo”, Mosca “ha avvertito che se non si riesce a risolvere la situazione politicamente, sulla base del consenso, sulla base dell’equilibrio degli interessi”, inevitabilmente si dovranno allora  “adottare le misure che si ritengono necessarie. Però allora sarà troppo tardi per chiedere perché lo abbiamo fatto”.

Max