Nomine Rai, la Lega perde quota su viale Mazzini

    La partita delle nomine in Rai si conclude con un nulla di fatto per le aspirazioni della Lega, che contava di entrare in viale Mazzini in maniera trionfale con gli uomini di Marcello Foa. L’ad Fabrizio Salini ha infatti scelto nove direttori Corporate: direttore della comunicazione sarà Marcello Giannotti, portavoce dello stesso Salini, al posto di Giovanni Parapini, e la Lega rimane a bocca asciutta anche sul direttore della produzione (e sui 4000 dipendenti del settore) in quanto viene scartato l’ex presidente della provincia di Varese Massimo Ferrario, con la riconferma di Roberto Cecatto.

    Nomine Rai, l’ad fa scelte non gradite alla Lega

    Le altre nomine importanti riguardano, inoltre, la direzione delle relazioni istituzionali: qui la scelta Stefano Luppi, che era vicedirettore con delega ai Rapporti con la Vigilanza Rai, in sostituzione di Fabrizio Ferragni, nome caro al Carroccio. Felice Ventura scelto per le Risorse Umane e organizzazione: in questo caso gioiscono i sovranisti, ma sulla sponda Fratelli d’Italia. Discorso analogo per Simona Martorelli, in area centrodestra, scelta per le relazioni internazionali. Nomine in Rai che sposano la presenza femminile: a parte la Martorelli, arriva Monica Caccavelli alla direzione acquisti ed Elena Capparelli sull’area digital. 
    Continuando con la lista di nomine, l’ex direttore del Tg1 Andrea Montanari sarà al vertice dell’ufficio studi, Alessandro Zucca alle infrastrutture immobiliari e sedi locali e Piero Gaffuri
     al Transformation office.