Nuova Zelanda attacco a Moschee almeno 30 morti

    Nuova Zelanda attacco a Moschee: almeno 30 morti. Sono i primi numeri di una tragedia dalle dimensioni terribili. In Nuova Zelanda sono state prese d’attacco due moschee: e si parla di un numero di morti elevatissimo. La polizia della Nuova Zelanda invita a non diffondere il video della strage trasmesso live su Facebook. Nuova Zelanda per via della troppa crudezza. Secondo le ricostruzioni a aprire il fuoco nei due luoghi di culto di Christchurch in Nuova Zelanda dove c’erano 300 persone, sarebbe stato un gruppo di 4 persone. In base alle parole dei media della Nuova Zelanda le vittime sarebbero dai 27 ai 30. Esplosivi sarebbero stati attaccati ad alcune auto. Prima della strage era stato postato un manifesto anti-immigrati e anti-Islam.

    Nuova Zelanda attacco a Moschee almeno 30 morti. Attaccati i luoghi di culto di Christchurch

    Sarebbero decine i morti in due attentati – dai 27 ai 30 secondo i media locali – in due distinte moschee di Christchurch in Nuova Zelanda. Prima di tutto il commando avrebbe attaccato la prima moschea di Al Noor, dove c’erano 300 persone: si tratterebbe di un nugolo di 4 persone uno dei quali indossava una giacca militare e che si è dato la fuga ma che sarebbe stato poi fermato. Poco dopo il secondo assalto alla moschea di Masjid nei pressi di Linwood. Il commando sarebbe stato formato da 3 uomini e una donna. L’attacco nelle moschee di Christchurch ha scaraventato nella disperazione i fedeli. Al di là della gravità della strage armata nelle due moschee durante la preghiera del venerdì, sono state trovati poi anche esplosivi attaccati alle auto. A riferirlo è stato il commissario di polizia neozelandese, Mike Bush, durante una conferenza stampa. “Questo sottolinea la serietà” dell’attacco”, ha detto.
    La polizia della Nuova Zelanda “esorta con forza” a non condividere il link del video di 17 minuti sulla strage nelle due moschee di Christchurch girato e postato da uno dei due assalitori. “Stiamo lavorando perché venga rimosso“, ha dichiarato la polizia su Twitter. Il rischio è che diventi un manifesto virale dei terroristi. Poco prima della strage era stato postato sui social, peraltro, e si ritiene direttamente da uno dei killer, un manifesto di 87 pagine “anti-immigrati e anti-musulmani” che è stato poi bloccato.  Per i media locali, almeno uno dei killer è di nazionalità australiana, bianco, tra i 30 e i 40 anni e indossava un’uniforme militare quando ha aperto il fuoco.