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Parrucchieri, fase 2: ecco le principali linee guida. Un bagno di sangue per i piccoli locali

Da ieri, su indicazioni del Comitato scientifico, Inail ed Iss hanno iniziato ad illustrare le indicazioni comportamentali relative a ciascuna categoria che si appresta a riaprire. Così, dopo gli stabilimenti balneari, oggi è stata la volta e parrucchieri e dei centri estetici.

L’ennesimo ‘bagno di sangue’ peri piccoli locali

Come vedremo anche qui, il dover contare su meno postazioni, impiegare più risorse economiche per garantire i giusti standard di sicurezza, e adeguarsi tecnicamente alle norme, per le piccole attività (che non potranno alzare più di tanto i prezzi), si tradurrà inevitabilmente in un ‘bagno di sangue’.

Parrucchieri, ecco le principali linee guida

Obbligatorio prenotare – Che sia telefonicamente o, online, ogni prestazione deve essere preventivamente prenotata.

’Ordinare il trattamento’ – Al momento della prenotazione è bene specificare il trattamento del quale si abbisogna, così da ottimizzare i tempi, alfine di prevenire ‘affollamenti’ con i clienti de turno dopo.

Minori o disabili – Qualora vi sia un cliente che abbia necessità di essere assistito o accompagnato, tale esigenza deve essere fatta presente alimento della prenotazione così da poter disporre il locale a una ricezione numerica idonea.

Mascherina – Anche i cliente è obbligato ad utilizzare le ‘mascherine di comunità’, salvo per il tempo necessario per prestazioni che ne rendano impossibile l’utilizzo, come la cura della barba.

‘Case personale’ – All’ingresso  nel locale, ciascun cliente sarà fornito di una borsetta o un sacchetto, dove raccogliere e custodire gli effetti personali.

Grembiule – Al momento del trattamento al cliente sarà fornita una mantella o un grembiule monouso

Lavaggio obbligatorio – Niente ‘spuntata al volo’: tagli ed acconciature devono essere preceduti da un accurato lavaggio dei capelli.

Asciugamani – Anche questi debbono essere preferibilmente monouso. Qualora si usassero riutilizzabili, debbono essere lavati per almeno 30 minuti a 60°C. Quelli usati vanno subito riposti in un sacco di plastica impermeabile all’interno di uno specifico contenitore richiudibile.

Distanza – Tra una postazione e l’altra deve essere mantenuta una distanza di almeno due metri .

Barriere e divisori – E’ possibile farne uso per separare le differenti postazioni, ed in particolare per l’area dei lavaggi, così da contenere il rischio di contagio

Specchio – Intanto addio a quelle chiacchiere e confidenze appunto… da parrucchieri! Le nuove indicazione suggeriscono infatti di gestire le conversazione con il cliente ‘per mezzo dello specchio’, cercando quindi di ‘lavorare’ il più possibile rimanendo alle sue spalle.

Nessuna ‘perdita di tempo’ – ‘Finito? Grazie, arrivederci!’ La permanenza del cliente all’interno del locale, è consentita limitatamente alla tempistica del servizio richiesto.

Niente ‘gossip’ – Chi, dal parrucchiere, non ne ha approfittato per dare una sbirciatina alle riviste di gossip? Scordatevelo: sfogliare ora equivale commettere un ‘utlizzo promiscuo’. Abolite.

Sanificazione strumenti – Dopo ogni trattamento sia l’area di lavoro, che gli strumenti utilizzati (pettini, forbici, fermagli), dovranno essere sanificati. Così come, allo stesso modo, vanno frequentemente disinfettate le superfici comuni, cioè in uso a più persone, come le tastiere, i pos, le maniglie, i corrimani, etc.

Sgradito il contante – Qui c’è ovviamente anche ‘l’escamotage fiscale’ per controllare capillarmente ogni attività commerciale. Fatto è che si ritiene ‘imprudente’ maneggiare denaro contante, sfavore dei pagamenti elettronici.

Arieggiare – Se possibile, lavorare preferibilmente con le porte de locale aperte.

 ‘Assembramenti’ – Considerare orari flessibile per fare turnare i dipendenti, e limitare allo stretto necessario all’interno del locale il numero delle persone presenti

‘Percorsi’ – Tramite strisce e figure adesive, vanno indicate le aree di lavoro, quelle di attesa, ed i passaggi

Sospetta febbre – Ovviamente, se prima di uscire di casa il cliente ravvisasse sintomatologia respiratoria, o temperatura superiore a 37.5°C, sarà bene che resti in casa.

Max