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Premio Nobel per la Fisica, la sesta volta di un italiano: a Giorgio Parisi, che Bassetti schernì in tv sui vaccini (VIDEO)

Un Nobel per due anzi, per tre. Del resto, quando si parla di Fisica, non si scherza. E ad inorgoglirci, il fatto che in questa fantastica ‘triade’ vi sia anche un nostro connazionale.

Ed infatti il nostro Fisico, Giorgio Parisi, non nasconde la sua emozione per questa ambiziosa onorificenza: ”Non me l’aspettavo però un po’ sapevo che era possibile e per questo mi ero tenuto il telefono vicino perché i premi possono essere come le ciliegie che, come si dice, ‘una tira l’altra‘”.

Nobel a Parisi: solo a leggerla, la motivazione del premio fa girare la testa per la sua complessità

Se allo statunitense Syukuro Manabe (“Per i contributi innovativi alla nostra comprensione dei sistemi complessi”), ed al tedesco Klaus Hasselmann (“Per la modellazione fisica del clima terrestre, quantificando la variabilità e prevedendo in modo affidabile il riscaldamento globale”), la motivazione per la quale l’italiano è stato celebrato dall’Accadenia svedese, è “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria”.

Un Nobel preceduto dalla celebrazione tenuta dalla ‘Clarivate Citation Laureates’

Per Parisi, questo bellissimo Nobel per la Fisica è la coronazione di una carriera densa di studi e soddisfazioni. E a fungere da ‘nomination per la corsa al Nobel‘, ha contribuito quanto accaduto lo scorso settembre, quando Parisi  è stato infatti annoverato nella ‘Clarivate Citation Laureates’, essendo uno degli studiosi maggiormente citati nelle pubblicazioni scientifiche.

Nobel per la Fisica, la grande affinità dell’Italia che dal 1909 (con Fermi), si rinnova per la sesta volta

In realtà, nell’ambito della Fisica, il nostro Paese ha una grande ‘affinità’ con il Premio Nobel.

Dal primo (1909), a Guglielmo Marconi, fu poi la volta di Enrico Fermi (1938) il quale, venne premiato “per la sua dimostrazione dell’esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti da irraggiamento neutronico, e per la relativa scoperta delle reazioni nucleari indotte da neutroni lenti”. Arriviamo quindi al 1959 quando, in collaborazione con Owen Chamberlain, Emilio Gino Segrè salì alla ribalta scientifica mondiale “per la loro scoperta dell’antiprotone”. Negli anni ‘più vicini a noi’ (siamo nel 1984), ecco quindi Carlo Rubbia che, insieme all’olandese Simon van der Meer, si aggiudicò l’ambita onorificenza “per il loro contributo decisivo al grande progetto, che ha portato alla scoperta delle particelle W e Z, comunicatori di interazione debole”. Infine, all’alba del ‘terzo millennio’, è stata la volta dell’italo americano Riccardo Giacconi, “per i contributi pionieristici all’astrofisica, che hanno portato alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X”.

Un Premio Nobel deriso da Matteo Bassetti in diretta tv mentre parlava dei vaccini…

A Parisi è legato un ‘episodio televisivo’ che oggi, appena il suo nome è uscito tra i vincitori del Premio Nobel, in molti hanno rispolverato postandolo sui vari social.

Lo scorso 5 marzo, intervenendo su La7 a ‘L’aria che tira’, Parisi è stato coinvolto in un confronto con il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, a proposito dei vaccini.

In quell’occasione il Fisico rimarcò: ”Io so leggere i dati. La mia specialità come fisico è leggere i dati. I dati inglesi dicono una cosa chiarissima, opposta rispetto a quello che ha detto il dottor Bassetti: la diminuzione dei casi di covid in Inghilterra è cominciata prima della campagna vaccinale, che non poteva produrre quella diminuzione dei casi, dovuta essenzialmente ad un lockdown strettissimo che è stato fatto”.

Affermazioni rispetto alle quali, mostrando un evidente scetticismo, Bassetti se la rideva ironicamente. Chissà se oggi, rivedendosi in quell’episodio, mentre deride un futuro Premio Nobel, oggi l’infettivologo ligure non abbia provato invece notevole imbarazzo?

Il video del confronto fra Parisi e Bassetti a ‘L’Aria che tira’ (La7)

Max