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Putin all’occidente: “Non peggiorate la situazione con altre sanzioni. Non abbiamo cattive intenzioni nei confronti dei paesi confinanti”

Nove giorni d’inferno, nel corso dei quali l’Ucraina ha subito l’impensabile, trovandosi improvvisamente nei mirino degli implacabili missili russi che, incessantemente, sembrano piovere da ovunque.

E’ abbastanza evidente che il Cremlino sta ritardando il ‘corpo a corpo’ nelle strade, conscio del fatto che, nel frattempo gli ucraini sono stati ben attrezzati dai paesi occidentali per ‘giocarsela’ al pari delle truppe di Mosca.

E dunque ora la strategia è quella di bombardare: far crollare palazzi ed umori, ‘sbagliando’ (appositamente) ogni tanto qualche colpo a danno dei civili, fra i quanti si contano già 2mila morti.   

Putin ha voluto rassicurare  paesi vicini: “Non abbiamo cattive intenzioni nei confronti dei paesi confinanti”

Le due delegazioni, come noto, non sono ancora riuscite a trovare la quadra: occorrerà un terzo incontro anche se, stando a quanto ribadito ieri da Putin, le premesse consono certo delle migliori. 

E dopo il razzo che nella notte ha lambito una centrale nucleare facendo tremare mezza Europa (un chiaro ‘avvenimento’), oggi il presidente russo è tornato a fare ‘propaganda’ promettendole a tutti.

O meglio, oggi almeno, Putin ha ‘rassicurato’ affermando se non altro di “non avere cattive intenzioni verso i Paesi confinanti”. Tuttavia lo ‘Zar’ ha avvertito l’Occidente che, a suo dire, conta sua ‘intromissione’ nel conflitto, rischia di “peggiorare la situazione”.

Putin: “Noi continueremo a rispettare i nostri obblighi, l’occidente stia attento a non esacerbare la situazione con le sanzioni”

Poi, evidentemente ‘toccato’ dalla fuga di molte imprese ed aziende dal suo paese, praticamente bloccato dalle sanzioni, il capo del Cremlino ha consigliato a tutti di ”Non esacerbare la situazione, non introdurre nessuna restrizione. Noi continueremo a rispettare i nostri obblighi”, ha affermato, per poi tornare a motivare l’attacco all’Ucraina come “Una risposta ad azioni negative di altri Paesi verso la Russia. Credo che ognuno debba pensare a come normalizzare la situazione e cooperare normalmente”.

Peskov fa da eco alla collega Usa Psaki: “Non è questo il momento per un contatto, tra Vladimir Putin e Joe Biden”

Poco dopo, avvicinato dalle agenzie di stampa del paese, Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha ribadito che al momento non sono contemplati contatti diretti fra Putin e Joe Biden.

Una posizione rimarcata appena ieri dalla portavoce della Casa Bianca, Jean Psaki la quale, ha dichiarato ai media che “non è questo il momento per un contatto, una telefonata o un incontro tra i due leader”.

Max