Quali sono i colori primari? Differenze pratiche

    Quali sono i colori primari? Differenze pratiche rispetto ai colori secondari e terziari in un’analisi semplice e rapida. E’ quello che chiedono tanti fruitori del web e dei luoghi di informazione e di divulgazione oggi su un tema e un fronte, quello cromatico dei colori appunto, in cui le differenze tra colori primari e secondari e terziari è in realtà molto più oggetto di indagine di quanto non si pensi.

    Quali sono i colori primari? Differenze pratiche: radiazione luminosa e lunghezze d’onda

    Partiamo da un presupposto. Il colore può essere ricordato e catalogato di fatto come la percezione visiva di una radiazione luminosa di determinate lunghezze d’onda. In pratica queste ultime sono oggetto di una interpretazione del nostro cervello come i vari colori dello spettro visibile, che come spiegano gli esperti, in poche parole, è il flusso di tutti i colori che l’occhio umano è in grado di percepire. Il termine colore deriva non a caso dalla parola latina colorem, che letteralmente vuol dire ’affine a celare’ ovvero “nascondere”.
    Quindi un primo approccio alla tematica sulle differenza tra colori primari e non è necessariamente vincolato alla cosiddetta tavolozza colori.
    Su un piano semplicistico, si può dire che, dal momento che a ciascuna frequenza del visibile è associato un determinato colore, un oggetto di colore verde riflette la radiazione verde ed assimila quelle degli altri colori, così come ad esempio un oggetto di colore rosso riflette la radiazione rossa e incamera quelle degli altri colori e via discorrendo arrivando ai due casi speciali, nero e bianco. Laddove un oggetto di colore nero assorbe tutte le radiazioni e non ne riflette nessuna, e  un oggetto bianco riflette tutte le radiazioni. Da qui parte la classificazione dei colori. In pittura, i colori vengono classificati in colori primari e secondari e terziari, appunto
    I colori primari (detti sottrattivi) sono colori fondamentali perché non si possono ottenere dalla mescolanza di nessun altro colore e sono il rosso (magenta), il blu (ciano) e il giallo. Dai colori primari si ottengono, dopo una mescolanza praticamente tutti gli altri. Insieme al nero e al bianco, i colori primari rappresentano la tavolozza essenziale di un pittore.
    I colori secondari si ottengono mescolando tra loro due colori primari in uguali quantità. Ogni coppia di colori primari mescolati genera un colore secondario, in questa procedura:
    giallo + rosso = arancione
    giallo + blu = verde
    rosso + blu = viola
    Di conseguenza si evince che i colori terziari si realizzano dalla miscellanea di colori primari in diverse parti, come per esempio:
    blu + rosso + rosso = rosso violaceo
    blu + giallo + giallo = verde giallognolo
    rosso + blu + blu = viola bluastro
    rosso + giallo + giallo = giallo aranciato
    giallo + blu + blu = blu verdastro
    giallo + rosso + rosso = rosso aranciato