RAGUSA – 32ENNE LIBICO DOPO AVERLA SOTTOMESSA PSICOLOGICAMENTE E SESSUALMENTE A SUON DI BOTTE E MINACCE COSTRINGE UNA 16ENNE NIGERIANA A PROSTITUIRSI

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    Una squallida storia di emarginazione e miseria che fa da sfondo a un contesto sociale, sempre più spesso ricorrente in questa ‘nuova’ dimensione di emergenza sociale. La notizia arriva da Acate, un comune del ragusano dove, dopo averne abusato e costretta a uno stato di soggezione a suon di botte e minacce, un libico 32enne ha avviato alla prostituzione  una 16enne di origine nigeriana. Dopo accurate indagini (“suscettibili di ulteriori sviluppi operativi”), i carabinieri hanno fermato l’aguzzino, tale Mohammed Ali Ramzi, responsabile di episodi di violenza sessuale quotidiani, a cui si accompagnava l’attività di prostituzione a cui la 16enne era costretta più volte al giorno. Il denaro corrisposto per ogni prestazione veniva poi interamente consegnato dalla nigeriana al suo aguzzino che, se i guadagni non raggiungevano le sue aspettative, non esitava a picchiarla. Le indagini, scattate dopo una segnalazione al 112, hanno posto fine all’incubo della ragazzina che ora si trova in un luogo protetto per essere poi trasferita in un centro per minorenni. Il libico, invece, è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e, al termine delle formalità di rito, condotto al carcere di Ragusa, a disposizione del sostituto procuratore Giulia Bisello.