REFERENDUM – IL CDM HA DECISO: SI VOTA IL 4 DICEMBRE. RENZI: ‘ VOGLIAMO SUPERARE IL BICAMERALISMO PARITARIO SÌ O NO?’. IL M5S: ‘LE OPPOSIZIONI SONO STATE IGNORATE’

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    “Il Consiglio dei ministri ha indicato la data del 4 dicembre per il referendum, questa la deliberazione di oggi”. E’ stato Claudio De Vincenti, sottosegretario Claudio De Vincenti, ad ufficializzare  il giorno del voto al termine del Cdm. “Non c’è un motivo particolare per la scelta della data . In ogni caso, ci sembra che da qui al 4 dicembre ci sia il tempo per sviluppare e approfondire un confronto tra i cittadini sui contenuti della riforma costituzionale’’. “Questa Italia, per me, ha bisogno di gente che propone, non di gente che urla. E questa Italia deve cambiare, non può rimanere ostaggio dei soliti noti, della solita palude che ha bloccato la crescita dell’ultimo ventennio. Ecco perché il referendum costituzionale (si voterà il 4 dicembre, dalle 7 alle 23) è fondamentale. E il risultato del referendum non dipende tanto da me, ma da tutti voi”, ha poi commentato il premier Matteo Renzi dalla sua enws. “Nel merito la questione è semplice. Vogliamo superare il bicameralismo paritario sì o no? – ha scritto il presidente del Consiglio – Vogliamo ridurre il numero dei parlamentari si o no? Vogliamo contenere i costi delle istituzioni si o no? Vogliamo cancellare il CNEL si o no? Vogliamo cambiare i rapporti Stato Regioni che tanti conflitti di competenza hanno causato in questi 15 anni si o no?. Questo è il quesito referendario. Così stabilito dalla Legge, non dal marketing. Ma potremmo ridurlo a un concetto più semplice. Vogliamo avere un Paese più stabile e più semplice o vogliamo tornare alle bicamerali D’Alema-Berlusconi o consegnarci a una strana forma di democrazia diretta in cui una srl di Milano controlla la democrazia interna di uno dei più grandi partiti del Paese e si lega ai propri amministratori da contratti privati con tanto di penali da pagare? – conclude quindi Renzi – La partita è tutta qui. Qui e ora”. L’annuncio della data ha però scatenato le reazioni del Movimento a 5 Stelle, i cui deputati sono insorti perché “E’ grave che Renzi abbia scelto la data del referendum costituzionale senza neanche consultarsi con le opposizioni– osservano i grillini della commissione Affari costituzionali della Camera – Ed è altrettanto grave e vergognoso che abbia negato ai cittadini, per così tanto tempo, la possibilità di esprimersi su un tema così delicato e importante, facendo un’indegna melina. Inoltre, se avesse potuto il presidente del Consiglio ci avrebbe fatto votare a Natale o, magari, a Capodanno, nella speranza di scoraggiare la maggioranza degli italiani, che è a favore del no, a recarsi presso le urne e nel tentativo di arrivare a mangiarsi il panettone. Renzi – aggiungono infine – sembra uno di quei prestigiatori del gioco delle tre carte che, pur di vincere, sono disposti a tutto, truccando le regole e prendendosi gioco di tutti”.

    M.