RENZI, I CORROTTI PAGHERANNO di Francesco Paro

     

    reee.jpg

    Si è espresso duramente il Presidente del consiglio Matteo Renzi nei confronti dello scandalo “Mafia Capitale” e dell’intero fenomeno della corruzione, in un videomessaggio dedicato ai cittadini: “Giovedì alle 8.00 porteremo quattro piccole grandi modifiche al codice penale. Si alzerà la pena minima di corruzione da quattro a sei anni, per cui se hai rubato puoi patteggiare, ma un po’ di carcere lo fai comunque.”

    Ha aggiunto poi che sarà allungato il periodo di prescrizione per i reati di corruzione e che sarà “molto più semplice procedere alla confisca dei beni di chi ha rubato ed è condannato con sentenza passata in giudicato. Se la corruzione è provata, si dovrà restituire tutto, fino all’ultimo centesimo.”

    “Il governo mette in campo piccoli interventi contro la corruzione, ma molto significativi, per far capire che in Italia il vento è cambiato e che chi ruba e corrompe sarà perseguitato fino all’ultimo giorno.” Ha evidenziato poi che anche da queste cose “faremo capire che non basta indignarsi per qualche ora.”

    Il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro è stato delegato dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ad esercitare i poteri di accesso e di accertamento nei confronti del comune di Roma.

    “ I partiti dovrebbero fare pulizia al loro interno, la questione morale è imperativa”. Si è espressa così Laura Boldrini, riferendosi agli eventi di Roma. “Bisogna ricominciare da chi sta nei partiti, per quale motivo le persone decidono di fare politica? Bisogna andare oltre, perché il sistema è marcio in quanto tutti vogliono lucrare sul sistema, non solo i politici ma anche chi dovrebbe occuparsi del benessere delle persone più vulnerabili”.

    Il presidente della Camera ha poi aggiunto che “bisogna rilanciare la questione dell’onestà a tutti i livelli, soprattutto quello politico, ma anche altri”. Ha poi sottolineato che l’inchiesta deve andare avanti, augurandosi che i colpevoli ne rispondano davanti alla legge.

    Ha terminato spiegando che è opportuno mettere in campo un sistema di monitoraggio e controllo all’altezza di ciò che accade in Italia.

    Il presidente del Senato, Pietro Grasso ha spiegato che “la politica dovrebbe avere uno scatto, un colpo di reni, una rivolta morale per cercare di eliminare dalla magistratura coloro che non possono rappresentare i cittadini.

    Tutto questo potrebbe rappresentare un primo piccolo passo volto a “schiacciare” il fenomeno della corruzione che è da tempo la protagonista del nostro paese e che ci ha portati ad essere i primi in Europa.