RIFIUTI, BENVENUTI: TROPPI DIPENDENTI AMA? MARINO NON CALCOLA ESTENSIONE CITTÀ

     “La inspiegabile situazione di emergenza in cui sta vivendo la Capitale d’Italia sul tema dell’igiene urbana, in questo momento estivo e quindi con la situazione sanitaria che deve essere adeguatamente considerata, secondo il sindaco di Roma Marino è una diretta responsabilità dei dipendenti Ama e dei cittadini che sporcano, escludendo chi detta le linee strategiche o chi programma i lavori dell’azienda. Come è avvenuto altre volte con i dipendenti in ferie durante il periodo natalizio, o i lavoratori in malattia, ieri era stata la volta della responsabilità dall’elevato numero che usufruirebbero dei permessi per la legge 104, ed oggi la valutazione del primo cittadino ricade sul maggior numero di operatori per abitante rispetto alle altre capitali europee”. Così Piergiorgio Benvenuti ex presidente dell’Ama in una nota. “Sono troppi i dipendenti Ama e quindi probabilmente non lavorano o lavorano male. Anche quest’ultima – prosegue – è una valutazione del tutto errata infatti andrebbe tenuta presente soprattutto l’estensione del territorio, ed il dato del sindaco non considera che con 1287,36 km² Roma è il comune più esteso d’Italia e tra le maggiori capitali europee per ampiezza del territorio. Quindi una valutazione con un dato totalmente parziale che non contempla l’ampiezza territoriale in cui viene svolto il servizio e non tiene conto neanche dell’enorme presenza quotidiana di turisti e di pendolari. La realtà è che a Roma dopo sette mesi, con una emergenza in corso, la percentuale di RD ferma allo scorso gennaio, i cittadini esasperati, i turisti allibiti da scene da dimenticare, con programmi futuri incomprensibili, si deve ascoltare il solito ritornello che in un modo o nell’altro la colpa è dei dipendenti Ama, ai quali ancora una volta voglio esprimere apprezzamento e solidarietà – conclude Benvenuti – rispetto ad una vera e propria disfatta in materia di pianificazione e di sviluppo sul tema dei rifiuti a Roma”.