ROMA: OSS. BULLISMO E DOPING, CASO BABY SQUILLO NON VENGA DIMENTICATO

    “Non dovrebbe sorprendere il fatto che il 15% degli studenti, secondo un sondaggio realizzato dal portale specializzato ’Scuola.net’, denunci casi di baby prostituzione nella sua scuola. I segnali di tale deriva nella nostra societa’ sono evidenti da tempo anche solo per quello che emerge sui social network”. Lo dichiara in una nota la portavoce dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping, Paola Ferrari De Benedetti, aggiungendo che “ora del fenomeno se ne parla diffusamente dopo lo scandalo romano, e non solo, delle baby squillo che sono al centro della cronaca delle ultime settimane”. “L’auspicio – prosegue la portavoce dell’osservatorio – e’ che, passato il momento e l’interesse, come per molte altre vicende scabrose, il tema non venga riposto in un cassetto e dimenticato fino almeno allo scandalo successivo. Siamo davanti, non solo a crimini compiuti da adulti senza scrupoli, da punire con la massima severita’ – afferma – ma anche alla manifestazione di un disagio sociale tra i giovani che non puo’ essere ignorato dalla politica e dagli organismi che si occupano dei minori”. “Oltre, infatti, alla predominanza di cattivi esempi, di messaggi sbagliati sui media – continua Ferrari De Benedetti – ci sono anche situazioni di emarginazione, atti di bullismo, prevaricazione e solitudine. La responsabilita’ e’ di tutti noi – ritiene la portavoce dell’osservatorio – e per questo e’ urgente investire sui ragazzi, prevedere specificamente interventi affinche’ gli insegnati tornino ad educare al rispetto di se’ stessi e degli altri nelle scuole, coinvolgendo anche famiglie ed esperti”.