Home SPETTACOLI MUSICA Rustici e D’Agostino: 12 corde in due

Rustici e D’Agostino: 12 corde in due

“Fra la melodia più sublime e la libertà da tutte le melodie, c’è un abisso che ogni musicista serio deve attraversare. Per me, questa è stata la direttiva alla base del progetto. Una delle nostre premesse è stata quella di non basare il lavoro su quello che già apparteneva al nostro lessico musicale, ma di usare quest’occasione per aprirci ad orizzonti che non appartenevano necessariamente a nessuno dei due”, afferma Corrado Rustici.

“Questa nostra collaborazione è nata in maniera molto organica, ‘For the Beauty of this Wicked World’ rappresenta l’incontro di due menti provenienti da mondi diversi, due compositori assorbiti dall’idea di scrivere insieme e fare scaturire possibilmente qualcosa di nuovo, toccante e musicalmente rilevante”, aggiunge invece Peppino D’Agostino.

Ad unire questi due universi paralleli ed al tempo stesso complementari, è più di un semplice album strumentale: questo loro ‘For the Beauty of this Wicked World’ contiene infatti due brani con testi scritti e cantati da Corrado Rustici, la title-track ‘For The Beauty Of This Wicked World’ e ‘For The Knife of Love’.
Questa la tracklist dell’album: “Oumuamua”, “The knife of love”, “XXVI – 118/120”, “For the beauty of this wicked world”, “3-2-1… A tribute…”, “Ice sculptures”, “Ocean planets”.

Tanto per dare idea della grandezza di questi due musicisti, l’intervento di Zucchero Shugar Fornaciari (del quale Rustici ha prodotto 8 album in 17 anni di collaborazione), che ha definito questo nuovo lavoro “un disco importante, in cui i due chitarristi e compositori han messo «l’anima e il cuore completamente a nudo: liberi. Suoni, fraseggi, voli che si inseguono, duelli, armonie e melodie nuove mai scontate, corse, salti, guerra di note e note di pace”.

Due musicisti indiscutibilmente acustici

Originario di Napoli, Corrado Rustici si divide da sempre tra la carriera di musicista e quella di produttore. Destreggiandosi tra chitarra e studio di registrazione, Rustici è diventato uno dei produttori più apprezzati nel mondo, nonché l’uomo che ha saputo portare il sound e l’approccio americano nel mercato discografico italiano. Ha lavorato con nomi del calibro di Herbie Hancock, Whitney Houston, Aretha Franklin, George Benson ed Elton John, ed è stato produttore per artisti come Zucchero, Francesco De Gregori, Ligabue, Claudio Baglioni, Elisa, Andrea Bocelli, Negramaro e Francesco Renga, contribuendo alla vendita di più di 20 milioni di dischi. Parallelamente, oltre a essere stato il fondatore di due band rock prog italiane diventate poi leggenda, i Cervello e i Nova, ha pubblicato anche 3 dischi da solista (2 in studio e 1 live).
Nato a Messina, Peppino D’Agostino ha ricevuto riconoscimenti internazionali come chitarrista sin da quando si è trasferito in America nel 1985. Si è esibito in 31 Nazioni, condividendo il palco con artisti del calibro di Tommy Emmanuel, Leo Kottke, Martin Taylor e Sergio Assad. Il suo album “Every Step of the Way” (2002) è stato premiato con la medaglia di bronzo come “Miglior Album Acustico Di Tutti I Tempi” dalla rivista Acoustic Guitar Magazine. Nel 2007 i lettori della rivista musicale Guitar Player lo hanno votato come “Miglior Chitarrista Acustico” e nel 2017 è entrato nella classifica dei 50 chitarristi più importanti mai esistiti. Ha pubblicato 18 album di cui l’ultimo è “Penumbra”, uscito nel 2014.

Disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle principali piattaforme streaming, ‘For the beauty of this wicked world’ è prodotto da Corrado Rustici, e nasce dall’incontro degli universi artistici di due virtuosi della chitarra che, pur appartenendo a contesti musicali differenti, condividono radici culturali, intuizioni compositive e prospettive sonore. Il risultato è quello di un album composto da 7 brani che si aprono a orizzonti musicali che spaziano dal rock progressivo alla musica ambient, dal jazz all’elettronica.
Entrambe le canzoni affrontano tematiche legate all’esistenza dell’uomo e alla crisi che l’ha reso incapace di sentimenti come la tolleranza, l’empatia e il rispetto. La foto di copertina dell’album, scattata da Olivier Jobard, rappresenta un invito a superare le complessità, le ingiustizie e le contraddizioni della vita attraverso l’immaginazione e la creatività.
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Max