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Salario minimo, M5s insiste, la Lega frena

Nelle ore e nei giorni in cui la tensione al governo si taglia con un grissino per quanto è sottile, intanto che i governatori sparano a zero su Conte e che Salvini chiede di far fretta in termini di agenda altrimenti andrà a ‘correre da solo’, una delle problematiche di maggiore attualità attorno a cui si registra la distanza tra grillini e leghisti è quella del salario minimo.

Salario minimo, M5s insiste, la Lega rallenta. Di Maio ne parla sui social

“Adesso dobbiamo dare dignità alle retribuzioni, dobbiamo accelerare l’iter della proposta sul salario minimo orario perché tutti dicono a chiacchiere di essere a favore del lavoro, ma in realtà chi approva questa legge sarà colui che avrà tutelato i diritti dei lavoratori. Chi invece, in questo momento, lo sta rallentando, sta dando una pugnalata a quei lavoratori”.

A parlare in questi termini è il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio in un video su Facebook che usa per rilanciare la sua idea sulla legge sul salario minimo orario.

Aggiornamento ore 5.49

 

“Vi diranno tutti che non si può fare, semplicemente perché non lo vogliono fare, mentre in 22 Paesi europei già è legge da molti anni. Parlano facile certi politicanti con il portafogli gonfio e stipendi da quasi 15 mila euro al mese... Ma noi non ci arrendiamo e vi prometto che presto diventerà legge anche in Italia”.

Questo è invece un estratto di ciò che, sempre su Facebook, ha scritto il vicepremier Luigi Di Maio, associandolo al video in cui parla della proposta di legge sul salario minimo ora al vaglio della commissione Lavoro del Senato.

“Dobbiamo farlo il primo possibile”, prosegue il leader grillino, ricordando che consiste nel garantire almeno 9 euro lordi all’ora. “Altrimenti non è lavoro, è schiavitù!”.

Aggiornamento ore 10.05

In numero uno dei pentastellati ha rimarcato più volte, e non solo di recente, come quello del salario minimo sia di fatto uno dei cavalli di battaglia del dal 2013.

Un tema, peraltro, indicato nel contratto di governo. Di Maio si dice certo di ricevere “attacchi che sono gli stessi che abbiamo ricevuto sul decreto dignità”. Ma avvisa: “Questa non è solo una legge del Movimento 5 Stelle, è molto di più. È una battaglia di tutti, è una battaglia di civiltà!”.

A rispondergli c’è Durigon. La sui sintesi è: ok ma a costi invariati per le pmi. “Lavoratori e aziende devono andare di pari passo, non possiamo permetterci altri stati di crisi che fino a oggi sono stati gestiti passivamente con la reintroduzione degli ammortizzatori sociali.”, dice il sottosegretario al Lavoro. “È necessario per creare lavoro dignitoso, dare sostegno alle piccole e medie imprese, incentivandole e non creando nuovi costi. Pronti con il salario minimo a costi perlomeno invariati per le pmi”.

Queste le parole in risposta a Di Maio del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, della Lega, replica sulla proposta di legge sul salario minimo orario.

 

Aggiornamento ore 14,55