SALUTE- ORA È PROVATO SCIENTIFICAMENTE: ARRABBIARSI SPESSO ACCORCIA LA VITA, E DI MOLTO

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    Della serie i detti non sbagliano mai, quello secondo cui ci si può ‘arrabbiare da morire’, nasconde una comprovata verità. Lo conferma ‘l’ennesimo studio’, stavolta americano, secondo cui chi ‘soffre di attacchi d’ira’ ha maggiori probabilità di passare prima… alla pace eterna. Lo studio, durato 40 (quaranta) anni, ha impegnato gli studiosi della Iowa State University nel continuo monitoraggio di 1.307 maschi. Ebbene, quelli che ‘s’incazzano di brutto’ possono anticipare la dipartita 1,57 volte di più dei calmi. Ciò che sorprende, in un crescendo di concomitanze naturali nel corso della vita (guai finanziari, matrimoni difficili, ecc), gli effetti degli attacchi d’ira si manifesterebbero a lungo termine: addirittura, la morte potrebbe manifestarsi prematuramente nei successivi 35 anni. “Non si tratta semplicemente di perdere le staffe ogni tanto – spiega una delle artefici dello studio, Amelia Karraker – E’ normale avere un pomeriggio ’no’, o addirittura un anno in cui si è più irascibili. Chi ha un maggior rischio di morire prima è invece costantemente arrabbiato. La nostra domanda non fotografa la collera transitoria, ma una predisposizione a questo stato psichico”. D’altra parte, per chi ha qualche volta avuto esperienze del genere, sa che l’arrabbiatura comporta sensibili alterazioni fisiche come l’accelerazione del battito cardiaco e della pressione sanguigna. Un’ulteriore ricerca raccolta su un campione di 3.873 individui, pubblicata da ’Circulation’, ha dimostrato che rabbia e ostilità negli uomini (ma non nelle donne) aumentano il rischio di fibrillazione atriale. Tuttavia, a conforto dei più iracondi, c’è da sottolineare che l’ira non è nemmeno salutare reprimerla, in quanto esporrebbe comunque a seri rischi.  Il ‘segreto’, semmai, è cedere alla rabbia occasionalmente e non sistematicamente.  Che dire…proviamoci.

    M.