Salvini, polemica per voli di Stato. Usati per la campagna?

    La Corte dei Conti indagherà sui voli di Stato di Matteo Salvini. Dopo l’inchiesta giornalistica del giornale Repubblica, arrivano degli accertamenti esplorativi da parte della Corte dei Conti del Lazio per appurare che il vice premier non abbia utilizzato aerei ed elicotteri per fini non istituzionali. In particolare, si contesta al ministro dell’Interno di aver utilizzato il bimotore Piaggio P-180 per la sua campagna elettorale, e prossimamente, aperto il fascicolo come atto dovuto, potrebbero essere richiesti documenti al ministero.

    Salvini, polemica per voli di stato. Il pd: “non è mai al lavoro”

    Le situazioni sotto accertamenti sarebbero alcune iniziative, in cui Salvini avrebbe affiancato a impegni istituzionali delle attività di propaganda. “Salvini non è solo un ministro dell’Interno fantasma ma sta usando il suo ruolo di governo per farsi campagna elettorale – ha sostenuto la senatrice Pd Simona Flavia Malpezzi – si sposta con gli aerei della polizia da 5 mila euro a volo per i suoi comizi, una vergogna”.

    “Il ministro degli Interni non sta mai al lavoro e gira il Paese per comizi su aerei pagati dagli italiani – dichiara invece il presidente della Toscana Enrico Rossi – dice che queste elezioni saranno un referendum su di lui, prendiamolo sul serio e mandiamolo a casa”. Per Salvini però il lavoro da ministro non è legato fisicamente al ministero: “Se risolvo un problema e lo faccio da Marte o dal Viminale che cosa cambia? Se volete posso restare 16 ore in ufficio a guardare Sky, io incontro sindaci, imprenditori, agricoltori, non voglio fare il ministro sigillato in ufficio. Ora vado al Viminale e mi faccio una foto così a Repubblica sono contenti e io posso continuare a fare il mio lavoro”.