Savona in replica al Def: “Fare come Roosevelt con il New Deal e le riforme”

    Il ministro Paolo Savona interviene alla Camera in replica al Def appellandosi alla storia: “E’ necessario ripetere ciò che fece Roosevelt con il New deal e le riforme. Egli mise insieme la parte Nord industrializzata e la parte Sud agricola degli Usa ed è riuscito nell’intento. Il mio convincimento è che si stia tentando un poderoso sforzo per una Italia unitaria, di coincidenza di interessi tra la zona avanzata e la zona arretrata, non certo culturalmente, del Paese”.
    “Il reddito di cittadinanza colpisce la povertà – ha continuato Savona – Può avere delle controindicazioni, che vanno controllate, ma anche cautele perché la gente non si sieda e non smetta di cercare un lavoro. Per creare lavoro – sottolinra Savona – bisogna anche crearlo”. Non manca neppure la rassicurazione su “l’impegno del governo ad accelerare la revisione della legge Fornero”. Una lunga replica quella del Ministro, più volte punteggiata dagli applausi della maggioranza. Quando deve riferirsi all’Upb chiede aiuto al collega Fraccaro sulla dizione esatta dell’organismo “Non riesco a pronunciarlo perché ero uno dei candidati per una posizione che non mi fu assegnata…”, si schernisce. Sostiene che “c’è un eccesso di risparmio di 50 mld e quindi abbiamo bisogno di una politica economica che miri ad assorbire questo spazio. Il tendenziale dice che non facciamo niente e il risparmio in eccesso invece di diminuire aumenta. Il che vuol dire che il Paese vivrà al di sotto delle proprie risorse”. Cita le conclusioni del Def, “un ambizioso programma che mira a rispondere all’aumento della povertà e a consentire una maggiore flessibilità nei pensionamenti anticipati. Gradualità che è stata accettata per conseguire significativa riduzione del deficit pil. Possiamo crescere anche di più non solo perchè c’è lo spazio nel risparmio ma anche perchè ci sono le energie”. 
    “Posso andare a dormire sereno la notte perché il futuro sarà migliore e non peggiore”. Così il ministro per gli Affari europei Paolo Savona conclude la sua replica a nome del governo sul Def nell’Aula della Camera e la maggioranza gli riserva una standing ovation. E sul monito di Mattarella il ministro precisa: “Meno parlo, meglio è…”. così risponde, allargando le braccia, all’uscita dell’Aula della Camera, gli chiede un commento il monito del capo dello Stato sulla necessità di rispettare l’equilibrio tra poteri e le autorità indipendenti. 
    In mattinata Savona aveva precisato che sulla manovra il presidente Sergio Mattarella “non ha mai posto obiezioni determinanti, al massimo può suggerirci delle cautele”. E su Mario Draghi, presidente delle Bce, il giudizio è severo: Draghi “passerà alla storia” per aver salvato l’economia europea inondandola di miliardi. Ma allo stesso tempo, ha peccato nel non aver posto l’esigenza di rafforzare i poteri della Bce per scongiurare altre crisi.