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Sblocco export del grano: Mosca, Kiev ed Ankara avrebbero siglato un patto per creare un corridoio ad Odessa

Ormai se ne parla da settimane, premesso che l’Ucraina da una parte (20% dell’export mondiale di grano) e la Russia dall’altra (oltre il 40% dell’export mondiale di fertilizzanti), oggi come oggi sono in grado di ‘destabilizzare’ –Africa in primis – il mercato alimentare globale. Come è noto, a seguito della guerra, nei silos ucraini giacciono qualcosa come 26 milioni di tonnellate di grano, che non possono essere esportate perché le aree portuali sono state minate, ed il traffico marittimo del Mar Nero è totalmente controllato dalle navi di Mosca.

Sblocco export del grano: Putin afferma di essere disposto alla ripresa ed annuncia lo sminamento di due porti ucraini

Di qui l’ennesima polemica con ambedue i paesi che per settimane si sono accusati a vicenda, con l’Ucraina che – giustamente – accusa la Russia di tenere in ostaggio il grano, e la Russia che ribatte addossando all’Ucraina la responsabilità di aver minato tutti i porti. Fino allo scorso venerdì infatti il presidente russo ha continuato a negare che il suo paese sia direttamente responsabile dell’impennata dei prezzi del grano, affermando che la Russia è invece assolutamente disposta a far sì che riprendano quanto prima le le spedizioni via mare. Anzi, a tal proposito, lo stesso Putin ha poi annunciato che, in collaborazione con i turchi, sono già stati completamente sminati due porti ucraini.

Sblocco export del grano: secondo il Cremlino Mosca, Kiev ed Ankara sono d’accordo per far partire il grano da Odessa

Oggi però, questo è quanto giunge dalle agenzia di stampa, il quotidiano russo ‘Izvestia’, avrebbe scritto che, stando a quanto riferito da fonti interne al Cremlino, Mosca, Kiev ed Ankara avrebbero concordato uno specifico piano d’azione per far sì che il grano venga imbarcato e spedito nel mondo dal porto di Odessa.

Sblocco export del grano: il governo russo avrebbe dato l’ok per raggiungere quanto prima le popolazioni dei paesi più poveri

Dunque, se la notizia non verrà smentita nelle prossime ore, il governo russo avrebbe dato il suo ok affinché le navi container piene di grano, possano salpare le ancore dal porto Odessa, così da poter raggiungere quanto prima soprattutto le popolazioni dei paesi meno sviluppati, potrebbe consentire alle navi cariche di grano di lasciare il porto di Odessa, a serio rischio carestia.

Sblocco export del grano: sarebbero i militari turchi a farsi carico dello sminamento, e a scortare le navi in acque neutrali

Stando infatti da quanto pubblicato dal quotidiano russo circa l’accordo siglato da Mosca, Kiev ed Ankara, “Nelle acque territoriali ucraine i militari turchi si farebbero carico dello sminamento dei corridoi marittimi e scorterebbero anche le navi fino alle acque neutrali”.

 

Max