“Se mi perdo”, ho il braccialetto – di Martina Ferma

    Tecnologia e sicurezza. Questo duetto, che ci permette di vivere una vita più tranquilla, o almeno ci prova, ha fatto un nuovo passo avanti: etichette e braccialetti geolocalizzanti. L’idea appartiene al band di abbigliamento Bea Barthes, che l’ha nominata “Se mi perdo”, e consiste nell’applicare speciali etichette sui capi e braccialetti waterproof antistrappo, dotati entrambi di un mix di tecnologie attivabili con il proprio telefono cellulare: avvicinandolo al braccialetto o all’etichetta, si riceve in tempo reale un’email con la posizione del bambino, in caso si tratti del genitore. Oppure un link di una pagina web in cui compaiono i recapiti telefonici, se il bambino è stato ritrovato da altri. Considerando che i rapimenti sono all’ordine del giorno, questa sembra essere un’idea quasi geniale.