Sindaco di Pomezia su sicurezza: No negazione diritti

    Prende posizione il Sindaco di Pomezia sul tema caldo di queste ultime ore relativo al decreto sicurezza nel corso di una intervista al Corsera.
    Adriano Zuccalà, Sindaco di Pomezia di matrice pentastellata, è salito sullo scranno più alto della vita politica pometina andando a succedere a quello che era stato il suo predecessore, l’ormai ex grillino e Sindaco di Pomezia Fabio Fucci che, peraltro, non più tardi di qualche ora fa ha lanciato l’ennesima stoccata via comunicato al suo ex collaboratore d’assemblea. Il tema, ovviamente, è stato sempre quello del decreto sicurezza.
    L’attuale Sindaco di Pomezia Zuccalà del resto aveva preso una precisa presa di posizione proprio nel merito, che era emersa e aveva fatto anche parecchio ’arrabbiare’ una fetta della politica locale e nazionale, sulla questione decreto. Dichiarazioni che il Sindaco di Pomezia aveva rilasciato al Corriere della Sera facendo discutere. Ma che cosa aveva detto di preciso il sindaco di Pomezia sul tema?
    Adriano Zuccalà, eletto con il Movimento 5 Stelle si era espresso con risolutezza in merito all’operato del vicepremier leghista Matteo Salvin sul decreto sicurezza. In poche parole secondo il Sindaco di Pomezia, il decreto sicurezza in materia di immigrazione deve essere sostanzialmente rivisto. Secondo quanto è emerso da altre testate giornalistiche che hanno riportato le parole dei sindaco di Pomezia nell’intervista del Corriere, il primo cittadino di Pomezia sarebbe scettico sulla presunta privazione di diritti fondamentali (iscrizione all’anagrafe e diritti di residenza, con tutte le conseguenze del caso) che la legge del governo giallo-verde infliggerebbe ai richiedenti asilo.
    Sarebbero parole, se confermate nel loro senso generale, che andrebbero a segnare una sorta di mini crepa all’interno di una coesione piuttosto salda che a Pomezia vige ormai da anni rispetto al rapporto con la direzione generale grillina. Rapporti che erano stati talmente solidi da generare la ormai nota frattura con l’ex grillino Fucci che si era chiamato fuori dalla logica del pluri mandato. Che le parole di distanza, o quantomeno scettiche, di Zuccalà circa il decreto indichino qualcosa di simile è piuttosto arduo immaginarlo: molto più probabile è che i dubbi del Sindaco di Pomezia siano più indirizzati verso la componente leghista, e dunque Salvini, del governo centrale.