Spread, differenziale, caos al governo

    Il clima di tensione nel governo rende fluttuante il movimento dei titoli di Stato: spread a quota 290 e rammarico da parte del ministro Tria. Nelle ore in cui il movimento del mercato conferma, con le sue oscillazioni, le complessità delle tensioni di governo, spunta la parola del ministro Tria il quale definisce “ingiustificato il nervosismo sui mercati”. Ciò a cui si riferisce Tria è l’esito dei movimenti dei titoli che già nella giornata di ieri presentavano un differenziale schizzato a quota 281, a seguito delle parole con cui si era espresso il vicepremier leghista Matteo Salvini, il quale, in sfida all’Europa, aveva detto che “si può e si deve sforare il 3%” del rapporto deficit/Pil. “Il nervosismo dei mercati, che si legge nelle oscillazioni dello spread, è ingiustificato ma comprensibile alla vigilia di queste importanti elezioni europee”, afferma il il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Secondo il ministro, è ingiustificato “perché gli obiettivi di finanza pubblica del governo sono quelli proposti dal governo stesso e approvati dal Parlamento con il Documento di economia e finanza”. Quindi Tria sottolinea che “il governo è al lavoro perché questi obiettivi siano raggiunti nel quadro di una politica di sostegno alla crescita e all’occupazione”.  
    Aggiornamento ore 17,22

    Torna a risalire il differenziale tra i titoli di Stato italiani e i tedeschi

    Nelle ore in cui la sfida contro i poteri forti europei avanzata da Matteo Salvini ha spinto lo spread fra Btp italiani e Bund  a sfiorare quota 290, a 289 punti, aprendo a 283. Conte, sull’argomento, è stato abbastanza cauto ma sicuro. “Lo ricollego alla competizione elettorale perché tutti i partiti stanno rimarcando il loro spazio politico per raggiungere dei successi. Ma confido che tutto verrà ricondotto nei giusti binari, che sono i fondamentali della nostra economia, il giorno dopo le elezioni”, ha ammesso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Quello che posso fare come presidente del consiglio è mandare un messaggio a tutti i mercati e a tutti gli investitori istituzionali e non, a tutte le istituzioni finanziarie, che non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. Questo Governo andrà avanti con un programma molto ambizioso, è chiaro a tutti, anche alle forze politiche di governo, che c’è un programma riformatore da portare avanti per le urgenze degli italiani, non possiamo deludere le loro aspettative. Realizzeremo questo programma tenendo i conti in ordine” ha spiegato.
    Aggiornamento ore 13,22
    Il caos tra le forze di governo, le provocazioni di Salvini e le sfide europee che si sono sollevate in queste ore hanno portato lo spread fra Btp italiani e Bund a sfiorare quota 290, a 289 punti, aprendo a 283. Sul tema si è espresso Salvini dicendo di non essere preoccupato. “Assolutamente no, il diritto al lavoro alla vita, alla salute vengono prima di tutto. E alcune regole europee vanno evidentemente riviste perché stiamo lasciando un continente disoccupato e affamato”, dice Matteo Salvini. Si aggiunge, poi, le parole di Di Maio. “Io voglio che corra il lavoro. Se per ridare il lavoro agli italiani bisogna ridiscutere dei vincoli europei che non funzionano è mio dovere farlo. Mi rifiuto di pensare a una generazione che ha la precarietà e la disoccupazione come prospettiva di vita”, ha detto. Di Maio: “Più dello spread mi interessano le famiglie”, afferma, per poi accentuare. “Più dello spread mi interessano le famiglie, i cittadini italiani, ma è chiaro che ci vuole responsabilità. Quello che interessa i cittadini è garantire la stabilità, andare avanti, evitare tensioni sociali e finanziarie”, dichiara il vice premier Luigi Di Maio.
    Aggiornamento ore 11,58