STRAGE ORLANDO – LA PIU’ GRANDE STRAGE A SEGUITO DI SPARATORIA DEGLI STATES. LEGGEREZZA FBI: INDAGO’ DUE VOLTE SUL CONTO DEL KILLER

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    Città spettrale, silenzio tombale: decine di persone si sono radunate vicino al Pulse, il noto locale gay di Orlando. Identificate alcune vittime ma, all’appello, ne mancherebbero molte. Gli inquirenti stanno ancora indagando sul movente del killer, Omar Mateen, 30 anni cittadino americano con origini afghane. Secondo il padre, Mateen, sarebbe stato spinto dall’odio verso i gay. “Il movente religioso non c’entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato – ha spiegato il padre Mir Seddique -. Siamo scioccati come il resto dell’America”. 50 le vittime, 50 i feriti per un attacco barbaro che ‘quelli’ dell’Isis hanno subito ribbattezzato come loro: “L’attacco che ha preso di mira il gay club di Orlando, in Florida, e che ha provocato 100 tra morti e feriti, è stato compiuto da un combattente dello Stato islamico”, rilanciano tramite l’agenzia affiliata allo Stato islamico, Amaq. La vera notizia preoccupante, arriverebbe direttamente dagli archivi dell’Fbi: la Federal Bureau of Investigation ha riferito, si legge sul Washington Post, che Mateen fu interrogato due volte nel 2013 in seguito  a “commenti incendiari con i colleghi” che potevano far pensare a legami con terroristi. Leggerezza costata a caro prezzo, ma a suo tempo, archiviata perché non fu possibile verificare i dettagli dei commenti dell’uomo. Il killer, nonostante le testimonianze dei colleghi, che lo hanno definito “mentalmente instabile”, lavorava per una delle maggiori compagnie di sicurezza del mondo, la G4S. Un ex poliziotto, Daniel Gilroy, che ha lavorato con Mateen, ha raccontato di essersi dimesso dalla G4S, dopo aver sentito i discorsi folli dell’uomo “Me ne sono andato perchétutto quello che diceva (Mateen) era tossico. La compagnia non faceva niente, quell’uomo era pazzo e instabile, parlava di uccidere delle persone. Comincio anche a ‘tartassarmi’ di chiamate ed sms continui”. Sangue innocente versato anche per la campagna elettorale: Trump ha ‘colto la palla al balzo’ invocando a gran voce le dimissioni del presidente Obama. La Clinton ha ribadito la troppa facilità nella vendita delle armi. Intanto, per entrare nella G4S, che conta 623mila dipendenti, divisi in 110 Paesi, bisogna superare uno screening psicologico: la domanda sorge spontanea ‘Mateen era idoneo? Lo è mai stato?’

    D.T.