Su Cupinoro il suicidio politico del Segretario Pd Alessandro Gnazi

    Caro Segretario Gnazi, pensavo di avere a che fare con il segretario del Partito Democratico, un partito che per sua natura dovrebbe fare del dibattito interno e con le altre forze politiche uno strumento di crescita per il Paese. Purtroppo ci ritroviamo a che fare con un Segretario avvezzo alla critica, che confonde critica politica con offesa, e che l’offesa gratuita invece la utilizza come arma di risposta. Per una volta sarebbe invece interessante leggere qualche considerazione di merito, priva di epiteti e luoghi comuni. Ritornando ai fatti, e non alle offese, la difesa d’ufficio ad Emiliano Minnucci è un suicido politico che getta nel ridicolo un circolo per intero. Lei dice di aver parlato delle preoccupazioni su Cupinoro a Minnucci, profondo sostenitore del progetto di ampliamento in linea con la condotta del Pd a Bracciano. Non le sembra un po’ come parlare di lotta alla mafia scegliendo come interlocutore un Dell’Utri? Che vuol dire essere contro Cupinoro, quando i riferimenti territoriali che si scelgono sono invece promotori del progetto? Cosa significa raccogliere voti per mandare indirettamente in Parlamento un esponente favorevole al progetto Cupinoro?  Cosa significa sostenere alle primarie una lista il cui primo nome è Giulia Sala? Su quest’ultima domanda, sia ben chiaro che il riferimento non è alla persona, ma alla questione politica: sostenere alle primarie una candidata del circolo di Bracciano che sta facendo “carte false” pur di ampliare Cupinoro, le sembra una condotta coerente rispetto a farsi una passeggiata per Cerveteri con la fiaccola sulle mani insieme ai comitati? Verrebbe da chiedersi se il Circolo di Cerveteri ha mai interloquito con qualche riferimento in Regione per convincere qualcuno che su Cupinoro si sta imboccando una strada pericolosa.