Svezia, stallo post elettorale, si va verso una trattativa

    n Svezia, un paese leader nel Nord Europa, un modello di welfare ed economia ai vertici della competitività mondiale, dopo lo stallo risultante dalle elezioni parlamentari tenutesi domenica scorsa il blocco “borghese” (l’alleanza tra Nya Moderaterna è chiamata a Stoccolma) conservatori, centristi, liberali e cristiani) esce allo scoperto chiedendo il mandato per guidare una nuova maggioranza. E risponde duramente al premier socialdemocratico uscente, Stefan Löfvén, che non ha altra alternativa che rassegnare le dimissioni e collaborare, con alleanze o sostegno esterno, per garantire governabilità, stabilità continua e programmi per il futuro della corona tripla.

    La mossa sposta la sinistra, testa a testa con il blocco moderato, in attesa del conto dei voti dall’estero, e mentre su 349 seggi del Riksdag (Parlamento reale, eventualmente aumentato a 351 per proporzionalità) ora il rosso-verde e il gli ex comunisti sono a 144, i “borghesi” a 143 ei sovrani anti-immigrati sono saliti a 63 sulla scia della paura e della sicurezza. “Vogliamo costruire un governo dell’Alleanza che sappia guidare il Paese andando oltre i campi, dipende dalla sinistra democratica se sono lì”, i leader dei quattro “partiti borghesi” scrivono in un editoriale sull’autorevole giornale Dagens Nyheter. Aggiungono: “La premessa essenziale è che Löfvén rinuncia a rimanere al potere, altrimenti prenderà un voto di sfiducia al primo incontro del nuovo Parlamento, il prossimo 24 settembre”.

    Immediata e negativa la risposta del premier socialdemocratico uscente Löfvén citato da Sveriges Radio: “Insieme, i socialdemocratici verdi e Venstre (ed ex comunisti) hanno ricevuto più sostegno dall’Alleanza”. Un paese per decenni modello e avanguardia di eccellenza economica e benessere nel mondo rischia quindi un lungo periodo di segnali e negoziati infruttuosi, una fredda stagione invernale senza un nuovo governo, così come ogni giorno affronta minacce militari russe e mentre l’UE e il mondo intero è sfidato da sfide urgenti contemporanee concentriche.