TENSIONE ALLE CAMERE: STOP AI VITALIZI. M5S CHIEDE MODIFICHE, ’COSÌ COMPROMESSO A RIBASSO’

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    Tensione alle Camere sulla delibera, discussa dagli uffici di presidenza di Camera e Senato, che dovrebbe decidere lo stop ai vitalizi per i parlamentari condannati. Il Movimento cinque stelle in un incontro con il presidente del Senato Grasso chiede quattro modifiche al provvedimento che ritiene un “compromesso al ribasso”. Intanto Forza Italia ed Ncd avanzano dubbi sulla costituzionalità di un provvedimento di questo tipo. Mentre la Lega propone il taglio dei vitalizi a tutti i parlamentari.  “I membri dell’ufficio di Presidenza di Camera e Senato del M5S, Laura Bottici, Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro e Claudia Mannino, stanno incontrando il presidente del Senato, Pietro Grasso. Al centro dell’incontro la questione vitalizi ai condannati”. Lo rendono noto gli uffici stampa di Camera e Senato del M5S che chiede 4 modifiche alla delibera. ’ultima bozza di delibera, venuta fuori dopo l’incontro la scorsa settimana fra Grasso, Boldrini e i rappresentanti del Partito Democratico – spiegano i parlamentari – infatti, risulta essere solo un compromesso a estremo ribasso che agisce su una strettissima cerchia di ex parlamentari, mentre garantisce il vitalizio vita natural durante a tutti gli altri”. “Non ha senso – continuano – che un cittadino non può essere eleggibile, in applicazione della legge Severino, se ha riportato una determinata condanna mentre se la stessa condanna la riceve mentre è parlamentare gli spetta pure il vitalizio”. “Per questi motivi – concludono – nell’incontro col presidente del Senato si chiederà di intervenire per: includere nelle cause di abolizione del vitalizio anche chi è stato condannato per reati punibili con un massimo di pena di 4 anni come previsto nella bozza originaria di delibera Bottici-Grasso (e non 6), oltre che per abuso d’ufficio; escludere la riabilitazione come causa di ripristino del vitalizio; escludere la reversibilità del vitalizio in caso di decesso”.