Trump a Conte: L’Italia renda l’Europa più grande

    L’incontro del presidente Donald Trump con il nuovo primo ministro italiano Giuseppe Conte rappresenta un elemento d’analisi dal punto di vista degli equilibri internazionali in bilico, soprattutto per un’Europa che cerca il sostegno americano contro il liberalismo smisurato. Ma intanto i due paesi dialogano in modo piuttosto coeso. Stando, almeno, alle parole dei leader statunitense.

    “Oggi il Primo Ministro Conte ed io siamo lieti di annunciare un nuovo dialogo strategico tra l’Italia e gli Stati Uniti che migliorerà la cooperazione su una serie di questioni. Ciò include gli sforzi congiunti di sicurezza nel Mediterraneo, in cui riconosciamo il ruolo di leadership dell’Italia nella stabilizzazione della Libia e del Nord Africa … sono stati fantastici “.

    Uno dei temi centrali è la pressione della politica del Ministro degli Interni e del leader Lega, Matteo Salvini, di fermare le imbarcazioni di migranti clandestini che sbarcano in Italia.

    Il presidente Trump è andato oltre: “Sia il Primo Ministro che io siamo concentrati sull’urgente necessità di proteggere le nostre nazioni dal terrorismo e dalla migrazione incontrollata. I nostri paesi hanno appreso attraverso la dura esperienza che la sicurezza delle frontiere è la sicurezza nazionale. Sono la stessa cosa “.

    Che alcune delle dinamiche di iniziativa politica e strategica ma, per certi versi, anche concettuale e teorica uniscano Trump e alcune delle politiche operative di Salvini intorno ad un sottile ma ben resistente metaforico filo rosso è, del resto, cosa abbastanza nota a analisti politici e a fruitori ultimi. Quello che resta da capire è se questa ondata, questa sorta di continuo avvicinamento intorno ad un asse di rafforzamento filosofico intorno a tesi di conservazione e chiusura che, in Usa come in Europa sta prendendo piede rappresenterebbe, in qualche modo, un pericolo concreto per i movimenti migratori futuri oppure una specie di new age che possa, secondo alcuni dei fautori della stessa, ridisegnare il fenomeno intorno a concetti di maggior restrizione ma, nel contempo, miglior controllo e equilibrio.