UCCISE LA MOGLIE PERCHE’ GRAVEMENTE MALATA: MATTARELLA GRAZIA L’87ENNE

    Malgrado i suoi 87 anni, stava scontando nel carcere di Sollicciano 14 anni di condanna per aver ucciso la moglie. In realtà – per quanto sbagliato e cruento – quello di Gastone Ovi nel febbraio del 2010 fu un gesto di vera e proria ’pietas umana’. L’uomo infatti, dopo 50 anni di matrimonio, non tollerava veder l’amata moglie spegnarsi tra le lente ma inesorabile spire dell’Alzheimer. Così, quel giorno, soffrendo com e pochi, decise di soffocarla con un cuscino e di consegnarsi alle forze dell’ordine. Una storia che scosse l’Italia e che in parte rilanciò gli allori dubbi e perplessità che accompagnavano la stesura della legge sul bio testamento. Ed oggi finalmente, ha annunciato ’Il Corriere della sera’ l’uomo tornerà libero: grazie al Presidente della Repubblica che ha deciso di concedergli la grazia. Come ha infatti sottolineato il legale difensore dell’uomo, avv. Bagattini, “Credo che sia il giusto epilogo di una tragedia umana, ma anche una vicenda che deve far riflettere. Era una coppia di anziani lasciata al suo destino. Quella del signor Ovi non è stata una storia di femminicidio ma una tragedia della solitudine e della disperazione. La moglie non era più in grado di ragionare, di mangiare da sola, rifiutava di farsi toccare e lavare – scrissero i magistrati , con conseguenze inimmaginabili sul piano dell’igiene e della cura di sé”. Lasciando il carcere Gastone Ovi, che sarà accolto in una struttura della Caritas, ha commentato: “Sto bene adesso. Ringrazio il Presidente Sergio Mattarella. Mi ha concesso la grazia e mi ha regalato un pizzico di vita in più, anche se son vecchio”.
    M.