UN APPROCCIO CONTEMPORANEO INVESTE L’ARTE CARAVAGGESCA di Mary De Cubellis

    CARAVAGGIO IMMERSIVE EXPERIENCE 09

    Michelangelo Merisi, il più enigmatico degli artisti di tutti i tempi, ancora oggi a poco più di quattrocento anni dalla sua scomparsa, non permette una visione chiara e comprensibile della sua vita. La critica si divide immediatamente non appena si parla di Caravaggio. Una vita piena di colpi di scena, di inquietudini, di rotture, di innovazioni, di polemiche. L’arte caravaggesca è apprezzata da un pubblico sempre più vasto di persone, forse è proprio per questo che dal 24 marzo al Palazzo delle Esposizioni di Roma vi è un grande afflusso di visitatori. Si sta svolgendo, difatti, un progetto espositivo di videomapping, una sorta di installazione-spettacolo che trasporta lo spettatore direttamente nella vita del Merisi, in una successione di cinquantasette opere proiettate in multivisione ed in alta definizione, sui trentatré videoproiettori allestiti sulle pareti del Palaexpo. L’obiettivo del regista Stefano Fomasi è proprio quello di suggerire un’innovativa lettura dei quadri caravaggeschi, facendo leva sul talento del grande artista che, in grado di riprodurre ogni tipo di soggetto dal vero, si è sempre privato dell’ausilio dei disegni preparatori. Innovativa è anche la forma di fruizione, che permette all’osservatore di entrare nel vivo dell’opera, al suo interno, rimanendo coinvolto in un’atmosfera surreale, nuova ed incredibilmente emozionale. Nei quarantotto minuti previsti dalla rappresentazione “Caravaggio experience” (fruibile fino al 3 luglio) il visitatore sarà, dunque, immerso in un’esperienza multisensoriale, accompagnata dalle musiche di Stefano Saletti e dalle fragranze olfattive che completeranno l’approccio visivo.