Vaccini, è caos tra governo e Regioni

    E’ ancora una volta caos quello che si accende intorno al caso dei vaccini, con un netto e aperto contrasto tra le Regioni e il governo giallo verde di Matteo Salvini e Luigi Di Maio e naturalmente del premier Conte. molte Regioni, specialmente quelle di matrice di centro sinistra, sono pronte a scendere ancor più sul campo della battaglia in merito alla decisione del rinvio di un anno per ciò che riguarda l’obbligo vaccinale per i nidi e per le scuole materne. C’è la possibilità di ricorrere infatti a leggi regionali in quanto tali oppure, secondo alcuni, anche al famigerato ricorso alla Consulta. Dal governo invece arrivano ferme conferme circa la irremovibilità della decisione del rinvio attraverso le parole di Salvini e del ministro Fontana.

    “La Regione Umbria si doterà di una propria legge regionale mantenendo l’obbligo della certificazione vaccinale per l’iscrizione a tutte le scuole della regione”, afferma la governatrice Catiuscia Marini.

    Vincenzo De Luca, presidente della Campania, afferma “Esprimo la netta contrarietà al rinvio dell’obbligo sui vaccini, che rischia di determinare un danno enorme alla salute dei più fragili, e soprattutto di fare arretrare una battaglia che ci ha visti impegnati con determinazione per raggiungere obiettivi di sicurezza per i nostri bambini”.

    rispondere indirettamente alle Regioni sono due ministri leghisti. Entrambi da feste del Carroccio. Il vicepremier Matteo Salvini – da Capriata d’Orba, nell’Alessandrino – dice: “Ho vaccinato i miei figli, però ritengo che il diritto all’educazione non possa essere negato a nessuno. È giusto che a inizio anno, nelle scuole e negli asili, possano entrare tutti. Molti Paesi al mondo non obbligano ma educano”. E il ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana , parla con toni simili dalla festa in Romagna: “Penso che sia importante la libertà di scelta. Ci sono degli esempi in Europa molto positivi che si potrebbero introdurre. In Belgio, i pediatri fanno i vaccini, sono i pediatri quelli che conoscono meglio di chiunque alto i bambini e le famiglie e ci potrebbe essere una analisi migliore”.