VIOLENZA SULLE DONNE, L’ORRORE DI UN’USANZA ARABA CHIAMATA ’TAHARRUSH GAMEA’

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    “Il taharrush gamea è arrivato in Germania” titolava qualche giorno fa ’Die Welt’, in merito alle aggressioni a Colonia. Un rapporto sulle violenze di Capodanno parla infatti di un modus operandi conosciuto come ’taharrush gamea’ (in arabo, letteralmente, ’molestia collettiva’) segnalato a piazza Tahrir al Cairo, al momento della rivoluzione egiziana. Si tratta di un tipo di molestia e violenza sessuale diffusa nei Paesi arabi e rivolta contro le donne, che avviene in occasione di grandi raduni o in mezzo alla folla, durante eventi di massa, come cortei di protesta, manifestazioni e concerti. Le violenze vanno dagli insulti, ai palpeggiamenti, ai pestaggi fino allo stupro. Scene viste in questi giorni nei social e nei tg, ‘spacciate’ per i media tedeschi come immagini dei disordini di Colonia. La verità è giunta invece dopo che la ragazza, vittima delle molestie pubbliche, ha smentito sottolineando che tali scene testimoniavano ciò che è accaduto a lei stessa in Egitto nel 2012