VOGLIAMO CONTINUARE A FARE GRANDI COSE CON L’ITALIA: MACRON OGGI A ROMA

    “Abbiamo deciso di dare una cornice più stabile e ambiziosa con l’idea, emersa al vertice di Lione e messa fuoco qui, di un trattato bilaterale che dia una struttura ancora più sistematica e favorevole alla nostra cooperazione. Il trattato rende ancora più forti le nostri relazioni”. Così il premier Gentiloni, ricevendo a Palazzo Chigi il presidente francese Emmanuel Macron, poco prima ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Abbiamo avuto occasione per rinnovare nostri impegni bilaterali che abbiamo preso mesi fa nel vertice di Lione. E’ inutile ricordare quanto siamo importanti, storici e straordinari i rapporti tra Francia e Italia, rapporti che hanno radici nelle nostre civiltà e nella nostra cultura comune che si alimentano di una cooperazione dal punto di vista economico molto importante ha aggiunto il presidente del Consiglio italiano – Partiamo dai dati incoraggianti della crescita, dell’economia, del lavoro ma questi numeri macroeconomici devono tradursi in nuove occasioni di lavoro e benessere per le famiglie” e, semprer parlando di Ue, il presidente del Consilio ha sottolineato che “per questo l’Europa deve scommettere sulla crescita. C’è una crescente domanda di Europa nel mondo, dai Balcani al Mediterraneo, su temi fondamentali come il clima, la lotta al terrorismo e per le libertà. A questa domanda di Europa cercheremo di dare un contributo nei prossimi mesi”. Quindi, affrontando il tema dei migranti, Gentiloni ha ribadito che “Abbiamo ottenuto dei risultati importanti nel 2017 nel contrasto ai trafficanti degli essere umani. Siamo orgogliosi e pensiamo che le politiche europee debbano andare avanti in questa direzione. Credo che l’unica cosa che non possiamo dire o promettere ai cittadini europei è che il problema dei grandi flussi migratori si possa cancellare, eliminare rapidamente con chissà quale ricetta miracolosa. Il problema è gestire il problema, farlo insieme e mi pare che la cooperazione tra Francia e Italia sia un modello. Non dobbiamo raccontare che si possa cancellare il fenomeno, ma dobbiamo prenderci la responsabilità di gestire in modo organizzato il fenomeno del traffico degli essere umani e di sottrarlo alla criminalità”. Positivo il giudizio del nostro sopite francese, il quale ha subito omaggiato l’Italia per “l’ottimo lavoro fatto per ridurre la destabilizzazione causata dal fenomeno migratorio”. Conscio il nostro Paese “è riuscito a stabilizzare una situazione estremamente critica”, Macron ha quindi espresso “rispetto per il lavoro che è stato condotto e per la sua qualità”. Tuttavia, “il tema delle migrazioni non è alle spalle, ci sono sempre fenomeni migratori molto importanti” ed il tema va affrontato “con determinazione, efficacia e umanità”. Poi, interrogato sulle prossime elezioni italiane, pur non commentando più di tanto, il Capo dell’Eliseo non si è tirato indietro nell’elogiare il lavoro svolto dal nostro presidente del Consiglio:”Spetterà al popolo italiano esprimersi, mi guardo bene dal farlo io, ma consentitemi di dire che l’Europa ha avuto molta fortuna ad avere Gentiloni in questa funzione. L’Europa è positiva per l’Italia e per l’Italia è positiva l’Europa. L’Italia entra in un periodo elettorale e vorrei sottolineare quanto sono stato contento di lavorare con Gentiloni in queste mesi. La sua azione in Italia ed in Europa, in particolare con la presidenza del G7, come membro del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ha consentito di avviare una nuova dinamica a livello europeo, le scelte, i compromessi che sono stati sempre trovato ci hanno consentito di avanzare in tempi non facili”. Poi, rispetto al Trattato del Quirinale che entro l’anno Italia e Francia firmeranno, servirà a “dare nuove prospettive, a prendere atto di simboli, di nuove forme di cooperazione, che ci consentiranno di andare oltre”, ha aggiunto il presidente francese, annunciando l’istituzione di “un gruppo di alto livello per questo lavoro, che concluderemo” entro il prossimo vertice italo-francese che si terrà in Italia, “è l’ambizione che dobbiamo avere per quest’anno. La Francia crede in un’avanguardia aperta dell’Europa, aperta alla “maggiore ambizione di alcuni partner, non chiusa ad altri che vogliono seguirci, essere statici significa non essere ambiziosi”, precisando che esiste un’Europa a due velocità. “Ma bisogna vedere come avere un’Europa che acceleri, che avanzi. Noi siamo per un’Europa che avanza, siamo una potenza economica, sociale, ambientale, scientifica e per questo deve accettare una maggiore integrazione di un cuore dell’Europa aperto a chi vuole seguire questa ambizione. L’Europa senza avanguardie nutre i populismi, i populismi vincono non per il fatto di avere un’ambizione europea, ma perché ci è mancata l’ambizione. I populismi nascono dall’incapacità europea di proteggere i popoli, l’Europa che protegge consente di ridurre i populismi. Quando sul piano commerciale, sociale, delle frontiere abbiamo un’Europa che sa rispondere alle necessità, riduciamo il populismo”. La vista del Capo dell’Eliseo ha avuto anche un aspetto culturale, con il ministro Franceschini e Gentiloni, che hanno accompagnato Macron nella visita alla Domus Aurea. Dopo aver espresso parole di ammirazione per la Capitale (“Beaucoup”), rispondendo ai giornalisti su cosa ne pensasse della Domus Aurea, il presidente francese ha risposto scherzando: “Umidità e ammirazione”, alludendo alla pioggerella che cadeva dal mattino. “E’ favoloso, è una testimonianza del genio europeo di tutte le epoche”, ha poi commentato seriamente il leader francese il quale, ha annunciato di voler “continuare a fare grandi cose con l’Italia. Continueremo con l’ambizione fra i nostri paesi e l’ambizione europea”.
    M.