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Zaia presenta al leader la sua squadra. Salvini: ““I miei rapporti con Zaia? Sento più lui che mia madre”

Il governatore ha le idee chiare e sa che cosa deve fare per i prossimi cinque anni: i veneti possono dormire sonni tranquilli”. Così inciampando – bonariamente – nell’autocitazione, attraverso una conferenza stampa, il ri-eletto governatore Luca Zaia, presentando la sua ‘squadra’.

Per l’occasione accanto al presidente veneto, un raggiante Matteo Salvini: “Questa mattina – annuncia infatti Zaia – abbiamo presentato a Matteo, con orgoglio, la squadra di consiglieri, che è la più folta a livello nazionale. Abbiamo una grande responsabilità per i prossimi cinque anni, ma anche idee chiare, progetti concreti per il futuro del Veneto”.

Una presenza quella del leader del Carroccio a Venezia, che mira a smontare voci secondo cui, vista la ‘trionfale’ affermazione di Zaia con la sua lista, per lui ora la Lega – e la leadership di Salvini – sarebbero soltanto un ‘peso’.

Salvini: “I miei rapporti con Zaia? Sento più lui che mia madre”

Ma non è affatto così, come spiega il leghista ricorrendo ad una battuta: ”Con Luca Zaia? Quasi coppia di fatto, sento più lui che mia madre – afferma divertito il ‘Capitano’ – Ci sono tante cose da fare: c’è la Milano-Cortina olimpica 2026, Venezia che può ospitare sedi di multinazionali per portare lavoro, investimenti, business, c’è il discorso Pedemontana e la riforma sanitaria da ultimare”. Piuttosto, tiene invece a sottolineare Salvini, “In Veneto ora il problema sarà l’assenza delle opposizioni, dovremo essere molto attenti. In Veneto ci sono 35 consiglieri su 50 con la tessera della Lega in tasca, vorrei avere questi numeri ovunque. Temo che i problemi in Veneto ce li abbiano il Movimento Cinque Stelle o Renzi che non sono neanche entrati in Consiglio. E tra cinque anni. Affonda Salvini – vogliamo migliorare il 76% di Luca di oggi”.

Salvini: “I governatori si sono espressi sull’autonomia ma il governo ignora”

Altro argomento sul quale c’è tanto da discutere, spiega il leader leghista, è ”Il tema dell’autonomia, grazie a Luca e alla Lombardia, ormai è un tema di tutta Italia: è un patrimonio culturale, sociale, identitario a livello nazionale. Non appena torneremo al governo nazionale vedremo di essere conseguenti”. Quindi, inevitabile, una bella frecciata diretta a Conte: “I governatori hanno fatto le loro proposte sul tema dell’autonomia da più di un anno al governo. La Lega aveva presentato la proposta, ma il Movimento Cinquestelle non la voleva approvare e questo è uno dei motivi per cui abbiamo posto fine all’alleanza. Le proposte sull’autonomia da parte delle regioni sono lì sul tavolo da più di un anno – rimarca Salvini – ma non c’è ancora stata alcuna risposta da parte del governo”.

Salvini: “Un governo lontano dalle istanze dei territori produttivi”

Inevitabile allora da parte del leghista, una bella ‘panoramica’ da scattare con l’esecutivo in primo piano: “E poi a livello nazionale c’è un governo che vuole l’azzeramento di Quota 100, l’azzeramento dei Decreti Sicurezza, il ministro Azzolina che fa girare per l’Italia migliaia di insegnanti per un concorso a ottobre in piena emergenza sanitaria, c’è tanto da fare. Se una Regione come il Veneto non elegge in Consiglio regionale nemmeno un grillino né un renziano, vuol dire che a Roma c’è un governo che è lontano dalle istanze dei territori produttivi

Salvini: “Il premier è da ricovero, non capisce, o è pagato per non capire”

Infine, la ‘chiusa’ al vetriolo: ”Un presidente del Consiglio che in un momento di crisi come questo pensa di aumentare l’età pensionabile è da ricovero, o non capisce o è pagato per non capire”.

Max