ALEPPO – ‘QUI I BAMBINI MUOIONO DI FAME’, IL CORRISPONDENTE DI AL-JAZEERA SCOPPIA IN LACRIME E ‘CATTURA’ L’ATTENZIONE DI MILIONI DI PERSONE CHE INVOCANO I CORRIDOI UMANITARI

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    Ad oggi il prestigioso premio Pulitzer è ormai ad appannaggio di scatti di reporter, che in un’immagine sono in grado di racchiudere oltre alla notizia (visiva) persino le emozioni. Ma siamo certi che il collega delle famosa emittente televisiva satellitare del Kuwait  al-Jazeera, il corrispondente di guerra Milad Fadel, da oggi avrà comunque un ricordo nel cuore di ciascuno di noi. E’ accaduto infatti che, nel corso di un servizio da Aleppo, città siriana divelta dagli aspri combattimenti, parlando della condizione in cui si trovano a (sopra)vivere centinaia di migliaia di bimbi, Milad sia esploso in un pianto in diretta. Prima Fadel ha denunciato le enormi carenze della città dove sono praticamente inesistenti  le ambulanze, prive di benzina poi,  denunciando “i bombardamenti del regime e russi sulle zone orientali della città sotto assedio”, il corrispondente ha detto: “Diciamo e ripetiamo che bisogna riportare quello che accade in Siria in modo oggettivo e imparziale, ma di fronte a questo disastro umanitario non possiamo far altro che sostenere questi piccoli,questi bambini sotto assedio, che non hanno più nulla da mangiare. Siamo stati imparziali per cinque anni, ma adesso siamo al fianco dei bambini che non hanno il latte e di quelle 300mila persone intrappolate a causa dell’assedio – ha testimoniato Milad Fadel – Non si può che stare dalla parte di queste 300mila persone che cercano semplici medicine e che tentano di ottenere corridoi umanitari. Non possiamo che sperare di non dover vedere quello che abbiamo visto a Madaya e nella Ghouta, bambini affamati che muoiono di fame”, poi la pioggia di lacrime a rigargli il volto prima di interrompere la corrispondenza. Questo toccante reportage risale a sei giorni fa ma, ad oggi, sono milioni su YouTube – perlopiù i tanti utenti del mondo arabo – quanti hanno visionati, non senza commuoversi il video di Fadel, invocando tra i commenti l’immediata organizzazione dei corridoi umanitari annunciati dal regime di Damasco e dalla Russia. Chissà che davvero stavolta possa bastare il dolore di un cuore a poter dare una mano a tutte quelle povere persone prigioniere della guerra…

    M.