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    Alla Camera torna il Transatlantico ma con finestre spalancate e divanetti ‘off limits’

    C’è chi si è impegnato in un preciso calcolo: ben 546 giorni. Per la precisione, era ormai 1 anno, 5 mesi e 28 giorni che il Transatlantico della Camera non era agibile a causa dell’emergenza Covid. Da oggi, il ‘corridoio dei passi’ perduti è di nuovo aperto e con lui anche la ‘buvette’. Il celebre bar/gastronomia al piano aula di Montecitorio, in realtà, di giorni di chiusura ne ha scontati anche di più, visto che era stato dichiarato ‘off limits’ dall’inizio di marzo 2020.  

    Ad ogni modo, terminati i lavori per sgomberare banchi, computer e postazioni utilizzate in questi mesi dai deputati per continuare a votare in sicurezza, il Transatlantico è tornato disponibile per tutti. Ma non con tutte le libertà dell’era pre-Covid. A parte i vistosi ‘totem’ che ricordano le regole anti contagio da osservare e gli igienizzanti in ogni angolo, i celebri divanetti (i cronisti parlamentari più ‘navigati’ sanno indicare quello su cui sedeva Giulio Andreotti alle 8,30 del mattino) sono utilizzabili con sedute alternate, per garantire il distanziamento. Inoltre, le finestre e le porte che danno sul cortile interno del palazzo sono tutte spalancate per garantire il ricambio d’aria.  

    L’accesso alla buvette è invece limitato da un elegante cordone rosso che aiuta a regolare il flusso entrata/uscita dei clienti, mentre la permanenza è autorizzata a un massimo di 21 persone in contemporanea. In più, lungo l’elegante e lunghissimo bancone sono stati montati dei pannelli di plexiglass per garantire la sicurezza tra avventori e personale.