“Allevamento degli orrori” a Vergato – Michelle Zeppieri

    Uccidevano i cani “imperfetti” e li seppellivano in fosse comuni. Sembra un vero e proprio allevamento lager quello di Vignola dei Conti, situato a Vergato in provincia di Bologna.

    Una terribile realtà denunciata da un servizio di Striscia la Notizia, andato in onda il 15 dicembre, durante il quale si assiste alla somministrazione del Tanax, farmaco utilizzato per l’eutanasia animale, ad un cane apparentemente in salute.

    Il proprietario dell’allevamento è Alberto Veronesi, membro di Federfauna e presidente dell’Associazione allevatori cinotecnici italiani. Nella sua abitazione sono stati ritrovati manganelli, diversi medicinali e sostanze stupefacenti.

    La Procura di Bologna indaga ora su Veronesi e sul veterinario Paolo Merella, accusati di aver ucciso cani sani o affetti da malattie curabili e averli seppelliti in un’area vicino l’allevamento. Sono state le numerose carcasse dissotterrate dalla ruspa ad aver portato alla seconda accusa.

    Anche l’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, è intervenuta: «Se i fatti venissero confermati ci troveremmo in presenza di una serie di reati ignobili e ripugnanti, di crimini orribili, compiuti con il coinvolgimento di chi invece di adempiere al proprio dovere avrebbe violato regole deontologiche e penali uccidendo arbitrariamente altri esseri senzienti».

    Mentre i cittadini adottano i cani che ancora risiedono nella struttura, queste le parole di Veronesi sulla chiusura dell’attività: «Sono spiacente di dover comunicare che essendo venute meno le condizioni economiche minime che mi consentivano l’esercizio dell’attività e preso atto delle recenti iniziative, anche giudiziarie, che mi hanno coinvolto e che mettono in discussione l’essenza stessa della professione di allevatore, sono mio malgrado costretto a cessare tutte le attività dell’allevamento».