BARROSO IN USCITA DECIDE SULLA MANOVRA DI RENZI

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    Ultima e dicisiva riunione a Bruxelles della Commissione Europea a guida Josè Manuel Barroso. Una riunione attesa col fiato sospeso da presidente del Consiglio Matteo Renzi, dopo il braccio di ferro dell settimana scorsa sulla manovra economica dell?italia per il 2015. La correzione del rapporto deficit-pil pari allo 0,3 per cento, invece dello 0,1 per cento è il punto d’incontro che è stato raggiunto a fatica nell’ultima riunione del vertice europeo, ma non si può escludere del tutto la sorpresa dell’ultimo momento. La tensione nei rapporti fra Barroso e Renzi, dopo la pubblicazione da parte del presidente del Consiglio dell lettera dell’UE e della risposta del Governo Italiano, resta ancora alta. Non è da escludersi del tutto, perciò, un colpo di coda finale da parte del presidente uscente della Commissione contro l’Italia e la sua legge di stabilità. Sarebbe un colpo di teatro che consentirebbe a Barroso di tornare nel suo Portogallo, non tanto come il campione del rigore, quanto come il difensore di una linea di equità di trattamento nei confronti di quei paesi, come appunto il Portogallo, che hanno dovuto sopportare pesanti sacrifici imposti dall’Europa. In sostanza un attestato di buona condotta, strappato all’ultimo mmento, per tornare a fare politica in patria con un minimo di credibilità. Questa volta però è la stessa Angela Merkel a frenare sulla linea del rigore. Bocciare l’Italia significherebbe colpire alla stessa maniera anche la Francia con la conseguenza di rafforzare automaticamente l’asse Renzi-Hollande, al quale non farebbe mancare il robusto soccorso della Gran Bretagna on David Cameron, politicamente molto ben motivato. Troppo anche per l’inflessibile Angela, piuttosto preoccupata per i primi segnali di rallentamento dell’economia tedesca e ormai pronta a seguire il nuovo presidente della Commissione Europea Junker sulla via della flessibilità e deklla crescita.