Home ATTUALITÀ Blue Monday, cos’è il giorno più triste dell’anno: origine, spiegazioni e consigli

    Blue Monday, cos’è il giorno più triste dell’anno: origine, spiegazioni e consigli

    Oggi arriva il Blue Monday, ovvero il giorno più triste dell’anno: che cos’è? Da dove viene fuori questa ‘ricorrenza’ e da dove, poi, questo nome? Che cosa sappiamo relativamente all’origine, la ragione e la crescente ‘popolarità’ di questo famigerato Blue monday?

    Ecco cosa viene fuori facendo una indagine storica e sociale delle radici del cosiddetto giorno più triste dell’anno che ha aperto la settimana di Gennaio.

    Blue Monday, cos’è il giorno più triste dell’anno: perchè si chiama così

    Oggi, lunedì 20 Gennaio 2020 cade il cosiddetto blue monday. Ma che cos’è questo blue monda? A dare una sorta di identità al lunedì più triste dell’anno è stato nel 2005 uno psicologo dellʼUniversità di Cardiff. Il blue, che fa riferimento ad uno stato di malinconia e tristezza molto più ampio e decretato, in psicologia, come un sinonimo anche degli stati depressivi, cade con questo monday come il più triste dei giorni dell’anno.

    Se oggi, pertanto, vi sentite stressati, arrabbiati e soprattutto tristi e depressi, non vi allarmate: la vostra sofferenza e questo particolare stato di malinconico senso di incompleta felicitàè dovuto al Blue Monday, il giorno più triste di tutto l’anno, per appunto.

    Si tratta di una ricorrenza ormai piuttosto nota, cresciuta a livello di popolarità mediatica internazionale e, per questo anche temuta: che cade sempre il terzo lunedì di gennaio, ed è nata nel 2005 da una intuizione del dottor Cliff Arnall, uno psicologo dell’Università di Cardiff che ha analizzato una formula matematica per incrociare alcune variabili influenti nello stato percettivo delle persone tali da scatenare livelli di insoddisfazione maggiori del normale.

    Tra questi fattori ci sono alcuni considerati determinati come il meteo, i sensi di colpa per gli esborsi eccessivi nel periodo di Natale e la fine stessa delle festività, gli aumenti delle tasse di inizio anno, il calo di motivazione dopo un Dicembre di allegri e la crescente urgenza di fare qualcosa di serio per centrare gli obiettivi per il nuovo anno appena iniziato.

    Sono giorni, secondo diversi studi psicologici, quelli post natale, nei quali l’umore si adombra come le giornate grigie dell’inverno, mentre magari il proprio portafogli si svuota e ci si stressa per il ritorno alla routine. Ecco quindi come nasce il “Blue Monday”, un giorno che indubbiamente non poteva non essere ‘celebrato’ in inverno, stagione che produce il già noto winter blues, la depressione invernale, e che quest’anno di “festeggia”, per così dire, il 20 gennaio.

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    Il termine blue, come noto a chi un pò bazzica tra i meandri della psicologia richiama anche altri temi come quello che alcuni ricordano come baby blue, la depressione post partum, ed è comunque connesso alla giornata del lunedì per quanto concerne questo studio di algoritmi e incastri emotivi che il professore Cliff Arnall ha elaborato.

    Blue Monday, cos’è il giorno più triste dell’anno: i consigli

    Ma che cosa si può fare per evitare di finire nel baratro di una condizione di tristezza dilagante e contagiante? Sono diversi i consigli che parecchi esperti del settore provano a lanciare per aiutare il prossimo a non smarrire, almeno non del tutto, il buonumore.

    Secondo alcuni, per uscire indenni dal giorno più triste dell’anno,  le 24 ore più cupe, tuttavia, sembra esserci. Basta fare qualcosa di molto semplice e intuitivo. come  uscire di casa e fare magari un pò di attività fisica, vedersi con qualche amico o togliersi qualche piccolo sfizio culinario.

    Alcuni si spingono oltre, indicando anche alcuni alimenti specifici da consumare per aumentare la produzione dell’ormone del benessere nel nostro cervello, la serotonina. Altri dicono di attendere un solo giorno: perchè?

    Perché martedì 21 arriva la giornata degli abbracci, un modo tutto diverso di approcciare la giornata. E poi, c’è chi si dà allo shopping. E chi sospetta: ma non sarà proprio questo il vero fine della ‘celebrazione’ della tristezza?

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    Blue Monday, cos’è il giorno più triste dell’anno: per tanti è fake. Polemiche

    Ma per moltissimi dietro al Blue Monday non c’è niente, o meglio, sarebbe tutta una vera grande bufala, o un fake per dirla in un modo oggi di moda. Insomma, non ci sarebbe nessun giorno più triste dell’anno.

    Il lunedì più triste dell’anno sarebbe per molti una sorta di trovata pubblicitaria nata nel 2005, quando uno psicologo Cliff Arnall venne chiamato, e secondo alcuni pagato, per avallare uno studio che promuovesse questa teoria.

    In rete si trova di tutto sul Blue Monday: molti detrattori sostengono che non serva uno studio scientifico per sapere che gennaio è di solito il mese tra i più cupi per via della fine delle feste e il ritorno delle preoccupazioni. Ma arrivare a proporre una formula matematica per sostenerlo e, soprattutto, stabilire quando cade il giorno più triste, per molti, è un vero azzardo.

    Secondo i contrari al blue monday, dietro la equazione matematica non ci sarebbero provati fondamenti scientifici. Essendo, di tradizione, il terzo lunedì del mese di gennaio, non è complesso, secondo questa interpretazione, catalogarlo in un tempo non troppo vicino nè troppo lontano alla fine delle festività natalizie, e abbastanza a metà del guado tra i vari San Valentino o Pasqua, e il ritorno della primavera.

    Altri si spingono a cercare motivazioni commerciali, come quelle relative a promozioni di vacanze, di acquisti e di investimenti in denaro in una fase in cui, storicamente, i flussi di compere sono piuttosto al ribasso.

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