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Brusaferro (Iss): “La quarta ondata di Covid in Italia? Dipende da noi, conosciamo le misure per contrastarlo”

Il virus circolerà ma la capacità di controllarne la diffusione dipenderà dalla nostra capacità di vaccinarci, e poi dalla nostra capacità di mantenere l’attenzione, e le precauzioni con alcune piccole misure, dalla mascherina al distanziamento, che possono aiutarci in maniera decisiva”. E’ quanto sostiene il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro il quale, intervenendo nel webinar ‘L’Italia dei vaccini’ promosso, dall’Osservatorio Riparte l’Italia, ha sostenuto che “La quarta ondata di coronavirus in Italia dipende da noi, il virus stiamo imparando a conoscerlo e come tutta la tipologia di questi virus continua a mutare, quindi siamo davanti ad una sfida continua. Ma sappiamo anche quali sono le misure per rallentarne la circolazione. Oggi abbiamo la vaccinazione e grazie allo sforzo globale dell’uomo stiamo modellando, per la prima volta, una pandemia“.

Brusaferro: “Dall’altra parte del Mediterraneo i vaccini sono meno disponibili”

Questo perché, ha tenuto a rimarcare il dirigente dell’Iss, ”Oggi guardiamo all’Italia che ha i vaccini e li mette in campo, ma dall’altra parte del Mediterraneo i vaccini sono meno disponibili”.

Brusaferro: “La vaccinazione completa riduce in maniera il rischio di finire in rianimazione o di morte

Ormai è stato provato e ripetuto fino alla nausea: “La vaccinazione a ciclo completo riduce in maniera spettacolare il rischio di finire in terapia intensiva o di morte, parliamo di ridurre del 95-97% la probabilità che se contrai l’infezione necessiti di un ricovero in rianimazione“.

Brusaferro: “C’è sempre un margine di trasmissione e per tracciare non possiamo alterare la quarantena”

La quarantena: ”Il dato scientifico – ribadisce quindi l’esperto – ci dice che i vaccinati con doppia dose hanno una copertura dal rischio di contagio tra l’85-88%, che è tantissimo ma lascia un margine di una persona su cinque che potrebbe portare l’infezione in giro e trasmetterla. Per individuare e monitorare questi casi, spesso asintomatici, ci vogliono 3-4 giorni. Con questo meccanismo la quarantena non si può alterare, stiamo verificando con alcuni studi qual è la carica virale di queste persone, ma oggi è prematuro rivedere la quarantena”.

Brusaferro: “Stiamo studiando gli effetti del ‘long Covid’ che riguarda tra il 2 ed il 13% di quanti contagiati”

Inoltre, ha voluto chiarire ancora Brusaferro, ”C’è una vulgata che dice che a prendere l’infezione non succede nulla. Beh questo è un dato che scientificamente non possiamo confermare. Sappiamo che c’è il fenomeno del ‘long Covid‘ che si sta studiano e che vede la persistenza di sintomi e di riduzione della funzionalità di alcuni organi, come l’apparato urinario o nervoso, che per settimane e settimane hanno una compromissione. Parliamo di una percentuale che va dal 2 al 13% della popolazione colpita dal Covid“.

Max