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Calenda e Della Vedova: “Al più presto un altro premier e un’altra maggioranza”, e ‘sollecitano’ il Pd

Ufficialmente ci si affida al buonsenso dei così detti ‘costruttori’, termine nobile coniato al volo per l’occasione (manco fossimo in guerra) ma, in realtà, rispetto ad un crisi di governo – ventilata da mesi – ed in parte ‘meritata’. Che poi, in definitiva, chi si pone problemi reali, è soltanto questa ‘raffazzonata’ maggioranza, che ha tutto da perdere. Di suo il Paese, ha altri problemi molto più seri da cui guardarsi (dalla pandemia alla crisi economica) che, chiunque dovesse incarnare un nuovo esecutivo sarà comunque urgentemente chiamato a risolvere.

Tuttavia, all’interno del Parlamento sono già iniziate le grandi manovre, ed anche una sola poltrona – visto che si parla di ‘numeri’ – ora come ora vale moltissimo. E’ insomma l’occasione buona per rivendicare diritti, dare sfogo ad antichi rancori e, soprattutto, di rimettersi in careggiata.

Azione ‘corteggiato’ dal Pd attraverso Mastella, ha rivelato ieri Calenda

In particolare ne sa qualcosa Carlo Calenda che, tra l’atro, ambisce allo scranno capitolino ma, al momento, (sebbene a corto di nomi spendibili per la Capitale), ufficialmente il Pd è restio a dargli il fondamentale appoggio. Poi capirai, dopo che ieri il leader di Azione ha raccontato di essere stato chiamato da un probabile ‘mediatore’ – forse – di Mastella, che gli ha proposto l’appoggio dei dem per Roma in cambio del suo aiuto in parlamento, siamo nel pieno caos…

Azione e Più Europa: “Il Pd aderisca ad un’idea di governo riformatore ed europeista”

Tuttavia oggi, a seguire, a firma di Carlo Calenda (per Azione), e di Benedetto Della vedova (per Più Europa), è stato vergato un comune documento in cui si invita Zingaretti alla formazione di una forza riformatrice ed europista, con la quale dare vita ad una nova maggioranza: “L’appello a ‘democratici, liberali ed europeisti’ lanciato oggi da Zingaretti perché possano unirsi in vista del Recovery, del piano di vaccinazione e delle riforme sociali e del lavoro non ci lascia indifferenti. Anzi, ci trova attenti e corrisponde alla nostra idea di un governo riformatore ed europeista, che con una nuova leadership e una nuova maggioranza possa affrontare in modo adeguato i prossimi mesi. Siamo pronti a discutere di questo, ma certo non della prosecuzione di un esecutivo guidato da Conte, arrivato al capolinea”.

Azione e Più Europa: “No ad un esecutivo di minoranza ‘raccogliticcio’ in Senato”

I due (nella foto), proseguono aggiungendo che “come abbiamo chiarito, siamo indisponibili al poco responsabile tentativo di cercare ad ogni costo in Senato una compagine raccogliticcia per un esecutivo di minoranza, ancor più clamorosamente inadeguato alle scelte da brivido che aspettano chi governerà l’Italia nei prossimi mesi”.

Della Vedova: “Conte vuol tenere vuole tenere politicamente in ostaggio il paese?”

In particolare, ha spiegato Della Vedova, “Conte vuole tenere politicamente in ostaggio il paese in un momento drammatico come questo? Mi auguro di no e sono certo che avrà la sensibilità istituzionale da ritenere un suo preciso dovere politico passare la mano qualora non raggiungesse almeno la maggioranza assoluta in Senato”.

Della Vedova: “Servono al più presto un altro premier e un’altra maggioranza”

Gli impegni gravosi e rischiosi che il nostro paese dovrà affrontare come la campagna vaccinale, la crisi economica e occupazionale e il negoziato con la Commissione sul Next Generation Eu – continua il leader di Più Europa – non si affrontano responsabilmente con un presidente senza maggioranza e senza partito, arroccato e impegnato in un poco decoroso calciomercato invernale. Per questo servono al più presto un altro premier e un’altra maggioranza”.

Max