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Con Laura Pausini e Matteo Garrone c’è anche un po’ di Italia nelle nomination per i premi Oscar 2021

Nella storia del Cinema, grazie al neorealismo, e al talento di registi come Rossellini, De Sica, Antonioni, Pasolini Fellini ed altri, l’Italia ha sempre goduto di una posizione di privilegio, in virtù di una padronanza del linguaggio emotivo ed evocativo delle immagini, di rarissima intensità.

Gli anni però passano e, di pari passo con l’(in)voluzione della società, anche la Settima arte ne ha in qualche modo pagato le conseguenze, relegando per lo più alla tecnologia, ed all’estetica dei suoi interpreti, le ‘responsabilità’ circa il successo o meno di una pellicola. Dunque anche l’Italia, se non in rarissime eccezioni, e per lo più sempre più raramente, ha via via smarrito premi e riconoscimenti intitolati alla regia, o alla sceneggiatura, le ‘architravi’ del film stesso. Oggi sulla grande ribalta filmica internazionale, ci imponiamo grazie alla caparbietà e all’artigianalità delle cosiddette ‘maestranze’: le scenografie, i costumi, o addirittura il ‘trucco e parrucco’. Sempre più raramente per la fotografia o, senza il M° Morricone, per le musiche.

Questo per spiegare quanto – purtroppo amaramente – ci sia da ‘gioire’ dopo essere venuti a conoscenza (per voce dell’attore-cantante Nick Jonas, e dall’attrice Priyanka Chopra), che tra le nomination relative alla 93ima edizione dei primi Oscar, compaiono due nomi italiani: quelli di Laura Pausini e di Matteo Garrone. Due straordinari professionisti che, nelle rispettive professioni, vantano curriculum a dir poco prestigiosi.

La Pausini potrebbe ‘bissare’ il recente trionfo mondiale, sempre con la canzone che ha interpretato per il nuovo film della Loren (‘La vita davanti a se’) mentre, Garrone, ha conquistato gli Usa con il suo ‘Pinocchio’, del quale hanno però affascinato i costumi, il trucco e le acconciature.

Per la cronaca, ha fatto invece incetta d candidature (ben 10), ’Mank’, seguito dalle 7 nomination espresse per ‘The Father’, ‘Judas and the Black Messiah’, ‘Minari’, ‘Nomadland’, ‘Il processo ai Chicago 7’ e ‘Sound of Metal’.

Spiccano inoltre le registe Emerald Fennell (‘Una donna promettente’), e Chloé Zhao (‘Nomadland’), che incarnano la prima volta ‘in rosa’ per questo prestigioso riconoscimento alla regia.

Tra gli attori protagonisti segnaliamo Steven Yeun, Chadwick Boseman (purtroppo scomparso lo scorso agosto), e Glenn Close.

La cerimonia di premiazione, come da tradizione ospitata dal Dolby Theatre di Los Angeles, avrà luogo il prossimo 26 aprile.

Max