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Coronavirus: chiuso il S. Anna di Pomezia per tre casi sospetti

Rivolto ad una vastissima utenza di cittadini dell’area pontina, pur non eccellendo, la clinica S. Anna di Pomezia (a sud di Roma), è un importante punto di riferimento per l’area in questione. Oggi però intorno all’ora di pranzo è avvenuto l’impensabile: tre pazienti ricoverati all’interno della struttura ospedaliera sarebbero risultati essere positivi al tampone per il Covi-19. Ovviamente per poter dare una risposta bisogna attendere gli esiti degli accertamenti effettuati ed inviati allo Spallanzani di Roma.
Certo è però, che dopo il contagio del poliziotto in servizio a Spinaceto, e residente nella vicina ‘Martin Pescatore’ (tra Pomezia-sud e Torvajanica alta), nella zona si comprensibilmente sparsa un po’ d’apprensione.

Due pazienti sono di Pomezia, l’altra è una 90enne di Ardea

Mentre per quel che riguarda i ‘servizi esterni’ (analisi, visite, ecc.), la S. Anna è chiusa, il comune di Pomezia ha avvertito attraverso un comunicato: “Si informa la cittadinanza che sono risultati positivi al Covid 19 altri 3 cittadini del territorio: 2 di Pomezia e 1 di Ardea. Uno studente del liceo Pascal, compagno di classe del primo studente positivo, e due persone attualmente ricoverate presso la Clinica Sant’Anna di Pomezia, di cui una signora 90enne di Ardea. Siamo in attesa di ulteriori informazioni da parte della Asl. Seguiranno aggiornamenti”.

Il sindaco di Ardea: ‘Stiamo identificano persone vicine alla 90enne’

Riguardo ai sospettati di contagio, è stato dunque reso noto che uno dei tre è una 90enne di Ardea. Notizia che ha subito messo in allerta le autorità comunali.
Attraverso un comunicato, il primo cittadino di Ardea, Mario Savarese, ha commentato: “Quanto accaduto ci è stato comunicato direttamente dall’ASL di Roma 6 la quale, si è immediatamente attivata per circoscrivere il caso ed identificare così le persone che sono state in contatto con l’anziana signora. Comunicheremo ulteriori notizie non appena ne avremo conoscenza”. Quindi il sindaco ha concluso rivolgendosi ai suoi cittadini: “Si raccomanda alla cittadinanza di mantenere un comportamento conforme a quanto comunicato dal Presidente del Consiglio dei Ministri con il decreto emesso ieri 4 Marzo 2020”.
Max