Home ATTUALITÀ Covid Italia, Pregliasco: “A settembre possibile nuovo picco”

    Covid Italia, Pregliasco: “A settembre possibile nuovo picco”

    “Questa ipotesi c’è”. Così il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano sul rischio di un nuovo picco di contagi a settembre come sta avvenendo oggi in Gran Bretagna. 

    “Dal punto di vista generale – spiega Pregliasco – quello che si vede nel Regno Unito è la presenza della variante indiana, che potremmo avere anche noi; la scelta di rallentare la seconda dose per dare maggiore spinta alla vaccinazione, che stiamo facendo anche noi anche se in modo un po’ più mediato. E quindi le aperture possono dare questo elemento. Io da sempre – ricorda – dico apriamo con attenzione. Abbiamo ancora un serbatoio di mezzo milione di positivi – sottolinea il virologo – ovvero persone che possono contagiare altri in varia forma e con varia intensità. Per fortuna, quello che si vede in Inghilterra e che a mio avviso possiamo raggiungere anche qua – dice Pregliasco – è non avere un gran numero di casi gravi grazie alla vaccinazione dei soggetti fragili. Insomma l’elemento chiave è il vaccino che potrebbe metterci al sicuro”. 

    Ma allora cosa è successo in un’Inghilterra con una percentuale altissima di vaccinati almeno con la prima dose? “La variante indiana – chiarisce il virologo – ha ‘bucato’ la prima dose” che non protegge come il vaccino completo. 

     

    “Per il vaccino di AstraZeneca potrebbe essere utile valutare una limitazione dai 50 anni in su per le donne e dai 40 in su per gli uomini come elemento prospettico” dice all’Adnkronos Salute il virologo, commentando il caso delle due giovani donne ricoverate a Genova, dopo la vaccinazione con AstraZeneca. “Ma a deciderlo deve essere l’Aifa in modo che sia ufficiale. Non basta una indicazione o una comunicazione”.  

    Nei casi specifici “si tratta di approfondire e verificare quello che è successo. Bisogna vedere – afferma Pregliasco – se si tratta effettivamente di casi con coaguli e bassi livelli di piastrine. Ad oggi – conclude il virologo – sono 6 casi ogni milione di persone” le reazioni gravi al vaccino.