Home ATTUALITÀ Crisi coronavirus, Gualtieri: eurobond sono sul tavolo, stop condizionalità Mes

Crisi coronavirus, Gualtieri: eurobond sono sul tavolo, stop condizionalità Mes

Sono parole cariche di un certo ottimismo quelle di Gualtieri, in merito ai riscontri che nella serata di ieri hanno portato l’Eurogruppo a trovare una intesa su come fronteggiare la crisi economica e sanitaria dovuta al coronavirus.

Secondo il ministro, ciò che è emerso farebbe in modo che gli Eurobond siano sul tavolo. “Tolte le condizionalità Mes. Proposta ambiziosa, ci batteremo”, dice in sintesi il ministro.

Crisi coronavirus, Gualtieri: linea di liquidità fino al 2% del pil

“Messi sul tavolo i bond europei, tolte dal tavolo le condizionalità del Mes. Consegniamo al Consiglio europeo una proposta ambiziosa. Ci batteremo per realizzarla”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, alla conclusione dell’Eurogruppo, il consiglio dei ministri finanziari dell’Eurozona.

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“Sul Mes è stata eliminata ogni condizionalità, si è introdotto uno strumento facoltativo, una linea di liquidità fino al 2% del pil, che può essere attivato senza condizione”, ha poi aggiunto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo ad Uno Mattina.

A fare da eco alle parole del ministro, è intervenuto anche Crimi.
Per il quale, vi è una certezza: “Sul Mes Conte ci stupirà”.
Per Crimi vi è anche un dato di fatto, quello per il quale il capo del governo non è da solo in questa battaglia. “Contro Mes premier ha le spalle coperte da governo”, fa capire Crimi.

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“Noi non vogliamo che il Mes ci sia nel testo e comunque se anche ci fosse non la voteremmo mai.”, dice. “Sentiamo cosa ci dice il presidente Conte oggi: dobbiamo ancora ascoltarlo per sapere qual è il risultato e come lui si è posto all’interno dell’Eurogruppo. Credo che Conte ci stupirà anche in questa occasione”.

Queste le parole del capo politico del M5s Vito Crimi a Radio Anch’io nel corso di un intervento durante il quale ha anche chiarito di essere sicuro che “porteremo una posizione forte del nostro paese al Consiglio europeo”.

Sul Mes, ha detto poi sempre lo stesso Crimi, il premier “ha le spalle coperte. Il governo è stato forte e duro e ha portato a tutti i tavoli la linea del sì agli eurobond e del no al Mes”.

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